Potrebbe essere stata organizzata da due amici, tra cui anche il figlio della vittima, l’estorsione avvenuta sabato scorso all’area feste di Maccagno. Un ragazzo di 19 anni è stato arrestato in flagranza di reato dalla polizia, l’amico 15 enne è indagato.

E’ solo un’ipotesi di indagine allo stato attuale, che però ha un rilevo pesante stante il fatto che la Procura di Varese ha indagato il minorenne per il concorso nell’estorsione e segnalato l’episodio alla procura dei minori di Milano.
I contorni precisi sono tutti da chiarire, ma in questo momento l’inquadramento giuridico della vicenda è questo. La donna trova un biglietto sul parabrezza dell’auto, in cui un anonimo la minaccia, affermando che dovrà consegnare, il giorno seguente, la cifra di 3mila euro all’area feste di Maccagno.

La madre è preoccupata, sa che il figlio ha avuto un problema di spaccio, è stato denunciato a dicembre, teme che sia in pericolo perchè ritiene che sia entrato in contatto con soggetti pericolosi. Si rivolge alla polizia, e acconsente a organizzare una consegna controllata. Mette i soldi in un sacchetto e si dirige all’appuntamento con i poliziotti che la seguono e controllano i suoi passi.

Mette i soldi in un cestino del parchetto ma mentre svolge questa operazione, vede il figlio che si aggira nel parco: stupita, gli dice di seguirla, ma lui non obbedisce. La donna si allontana per non pregiudicare l’operazione di polizia. Gli agenti seguono i ragazzi e vedono il minorenne che confabula con l’estorsore. I ragazzi, per due volte, si avvicinano al cestino, infine il minorenne si allontana mentre i soldi vengono presi dall’amico. Il 19enne sarà interrogato giovedì dal gip.