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‘Un paese a sei corde’, questa sera Claudio Bellato Trio feat. Mario Arcari

‘Un paese a sei corde’, questa sera Claudio Bellato Trio feat. Mario Arcari

Questa sera, giovedì 8 agosto, a Stresa, nuovo appuntamento con 'Un Paese a Sei Corde'. Nei Giardini Villa Ducale, alle 21, concerto gratuito del Claudio Bellato Trio con il musicista Mario Arcari.

Questo spettacolo -spiegano gli organizzatori- è il nuovo progetto di Bellato con Arcari, un musicista fondamentale nel panorama della musica strumentale in Italia. Ha esordito nel 2018 con un repertorio che comprendeva composizioni originali di Bellato e riletture da Ralph Towner a Nino Rota. Accompagnato da Rodolfo Cervetto (tra i più richiesti batteristi jazz italiani) alla batteria e da Federico Fugassa al basso elettrico, il concerto farà viaggiare il pubblico attraverso sonorità etniche, jazz, classiche con tanta improvvisazione e contaminazioni di genere”.

In caso di maltempo il concerto si terrà alla Chiesa Parrocchiale SS. Ambrogio e Theodulo, Via Principessa Margherita 1.

Claudio Bellato è chitarrista e compositore diplomato al C.P.M. di Milano. Negli anni ’90 ha intrapreso la strada di solista della chitarra acustica, attraverso una personalissima ricerca delle possibilità espressive dello strumento. La sua carriera professionale vanta numerose collaborazioni in ambito jazz, la sonorizzazione per spettacoli teatrali, la partecipazione a numerosi festivals internazionali. E’ docente di chitarra in numerose scuole liguri.

Mario Arcari è un musicista di formazione classica, diplomato al Conservatorio di Milano. Ha esplorato ambiti musicali diversi: in orchestre sinfoniche e liriche, in complessi da camera, dall’avanguardia colta al Free Jazz, dalla musica popolare alla canzone d’autore. Come polistrumentista ha collaborato con Moni Ovadia nel “Gruppo Folk Internazionale – Ensemble Havadià”, con Mauro Pagani nel ‘78 in un disco cui parteciparono Demetrio Stratos, Teresa de Sio, gli AREA, Canzoniere del Lazio e PFM. Dagli anni ’80 suona in una delle prime orchestre “eterodosse” del jazz italiano: la “DOM” di Dino Mariani, nei “Six Mobiles” di Roberto Ottaviano, nel “Gruppo Contemporaneo” di Guido Mazzon. Ha collaborato a diversi progetti internazionali e anche, a conferma della sua capacità di passare da un genere all’altro, a molti dischi e tourneè di Ivano Fossati e Fabrizio de Andrè, così come in produzioni di compositori contemporanei come: Louis Andrissen, Piero MIlesi, Ludovico Einaudi, Pietro Pirelli, per “Nuova Consonanza” e “Sentieri Selvaggi”, nell’orchestra di “Parma Jazz Frontiere” diretta da Roberto Bonati.

 

 

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Pubblicato il 08 Agosto 2019
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