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Armi acquistate illegalmente on line dalla Polonia, verbanese denunciato

Sequestro e denuncia nell'ambito di un'operazione che ha coinvolto 48 Questure

Armi acquistate illegalmente on line dalla Polonia, verbanese denunciato Sequestro e denuncia nell’ambito di un’operazione che ha coinvolto 48 Questure

VERBANIA – C'è anche un residente a Verbania tra le 78 persone denunciate a vario titolo in tutta Italia, per possesso di armi illecitamente acquistate, nonché per il reato di omessa denuncia della detenzione e per detenzione di arma clandestina e/o arma comune da sparo. In breve, gli indagati avevano acquistato armi micidiali per corrispondenza dalla Polonia, eludendo i divieti previsti dalla legge italiana.
L'operazione Lethal Weapon, che ha preso spunto da Enna coinvolgendo 48 Squadre Mobili in tutto il Paese, ha dunque avuto un suo epilogo anche nel VCO, quando gli uomini della Mobile guidati dal commissario Matteo Luconi, hanno eseguito nella mattina del 13 giugno la perquisizione domiciliare a casa di un verbanese, sequestrandovi una pistola ad aria compressa (modello CZ SP-01 SHADOW cal. 4.5 BB), e un fucile ad aria compressa (marca HATSAN mod.135 Snipper QE cal. 4.5 mm) entrambi armi di potenza superiore ai 7,5 Joule e per le quali è dunque richiesto un porto d'armi o un permesso speciale. In aggiunta a casa dell'uomo sono state rinvenute una pistola Beretta calibro 9×21 (modello Storm Px4) col relativo munizionamento (100 cartucce cal. 9×21 mm) pertanto, l'uomo è stato deferito all’autorità giudiziaria di Verbania per altri reati in materia di armi.

Le indagini partono dal capoluogo siciliano nel settembre 2016, quando la Polizia acquisiva la notizia che un soggetto residente nella provincia ennese aveva acquistato svariati prodotti da negozi on-line, fornendo dati di pagamento di carte di credito rivelatesi essere clonate. Gli investigatori predispongono un'operazione per intercettare parte della merce provento della truffa nella cittadina di Centuripe. Gli agenti monitorano un corriere e sorprendono un uomo, V.P che ritirare il pacco contenente la merce truffata, oggetto della denuncia di un commerciante. Ne segue una perquisizione domiciliare, l'uomo viene trovato in possesso di altra merce di apparente provenienza illecita, per lo più acquistata on line. Tra la merce rinvenuta e sequestrata, un fucile ad aria compressa di fabbricazione turca completo di munizionamento, nonché un cannocchiale di precisione per fucile, il tutto acquistato presso una società con sede in Polonia. L'arma aveva una potenza pari a 27 joule, quindi non di libera vendita e clandestina, in quanto mancante dei requisiti di legge circa la sua introduzione del territorio nazionale. V.P viene arrestato, ma le indagini proseguono: si risale alla provenienza dell'arma, acquistata online da un sito polacco ed inviata tramite corriere sul territorio nazionale.
Intanto la Procura della Repubblica di Enna avanza un cosiddetto "European Investigation Order (EIO)" (ordine d'indagine europeo) per accertare chi fossero stati i soggetti residenti in Italia che dal 2016 al 2017 avevano acquistato per corrispondenza armi vietate presso la ditta polacca. Ne emergono 81 fatture d'acquisto da parte di soggetti residenti nel territorio italiano, tutti poi identificati, si incrociano i dati e si giunge al decreto di perquisizione e di sequestro con contestuale Informazione di Garanzia a carico degli 80 acquirenti di armi emessi dalla Procura di Enna.
Complessivamente, nel corso delle operazioni, che si sono svolte nella mattinata del 13 giugno, sono state  eseguite 78 perquisizioni, identificando oltre 90 soggetti; denunciati 78 soggetti a vario titolo; sequestrate 92 armi, di svariati modelli, di fabbricazione straniera, ed in particolare 80 carabine e 12 pistole ad aria compressa.

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Pubblicato il 18 Giugno 2018
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