Provincia, i conti non tornano: mancano 2,4 milioni per chiudere il bilancio

VERBANIA – Continuano a non tornare i conti in Provincia. Nonostante il milione e 200 mila euro ottenuti, la scorsa settimana a Roma nella ripartizione del fondo di compensazione di 30 milioni destinati agli enti in difficoltà, per chiudere il bilancio 2018 entro il 31 marzo, ne occorrerebbero altri 2,4. Ad aggiornare il consiglio, nella seduta di questa mattina, sulla situazione è stato il presidente, Stefano Costa, rispondendo all’interpellanza di Luigi Spadone (La Provincia per il Territorio) sulla mancata erogazione dei 2.600 euro annui agli esercizi di montagna, sospeso dal 2011.
“E’ già stato un successo – ha spiegato Costa -. Siamo riusciti, all’assemblea dell’Unione provincie d’Italia, a prevalere per soli 2 voti, 50 a 52, grazie a Varese, in dissesto come noi, e Brescia, che s’è schierata per senso di solidarietà. All’inizio eravamo stati esclusi. Ma per far quadrare i conti, e chiudere il bilancio 2018, avremmo avuto bisogno di 3,6 milioni”.  Al quesito di Spadone, Costa, ha risposto che “i contributi agli esercizi di montagna non vengono erogati dal 2011 perché, da quell’anno, la Regione non trasferisce più i 4 milioni annui di canoni idrici per lo sfruttamento dei corsi d’acqua del Vco. Ho fatto una eccezione solo per il circolo di Falmenta, lo scorso anno, per evitarne la chiusura. In cassa abbiamo solo 30 mila dei 70 mila euro spettanti agli esercizi aventi diritto. Abbiamo tutta l’intenzione di distribuirli, mantenendo l’impegno assunto col protocollo d’intesa sottoscritto dalla Provincia nel 2011”. “Come sapete – ha ricordato Costa – nel 2011, è emerso il problema della situazione di dissesto nei conti che non ci ha consentito di tener fede agli impegni assunti. Per il secondo anno non possiamo fruire degli introiti della tassa d’immatricolazione dei nuovi veicoli e della Rca auto”. Sarebbero altri 30 mila euro che, con quelli già a disposizione della Provincia, ridurrebbero a 10 mila lo scoperto degli arretrati relativi ai contributi agli esercizi di montagna.
Rimane aperta, ha ricordato ancora Costa, la partita dei 12 milioni di canoni idrici inseriti a suo tempo nei passati bilanci di previsione ma mai versati dalla Regione Piemonte che hanno concorso al dissesto in bilancio; <Per tentare di recuperarli ci siamo rivolti a un legale>. Dei 4 milioni di canoni 2018 dovrebbero arrivarne 1 milione e 500 mila. Nelle scorso settimane, illustrando il preventivo in commissione Bilancio, il vicepresidente, Aldo Reschigna, s’è impegnato ad inserire un trasferimento di quell’importo al Vco. Un impegno conseguente all’ordine del giorno dei consiglieri 5 Stelle, emendato su proposta del Pd, approvato in novembre a palazzo Lascaris. I pentastellati proponevano la destinazione in toto dei 4 milioni, e di renderla stabile dal 2018 in poi. Il Pd di demandare tutto alla giunta che avrebbe deciso quanto erogare. Reschigna, oltre a preannunciare il parziale trasferimento dei canoni 2018, s’era impegnato in commissione a renderlo stabile.