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Il lago Maggiore prossimo ai minimi storici del ’62, limite d’imbarco sui traghetti

Il mese di ottobre è stato il più secco degli ultimi 60 anni e il più caldo dal '58

Il lago Maggiore prossimo ai minimi storici del ’62, limite d’imbarco sui traghetti Il mese di ottobre è stato il più secco degli ultimi 60 anni e il più caldo dal ’58

VERBANIA – L’ordigno bellico che il Toce ha restituito dopo decenni è solo uno degli effetti e forse tra i più marginali dell’eccezionale secca che ormai da settimane interessa fiumi e laghi per una siccità che ha portato anche la protezione civile a prorogare lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi. E non solo, dalla giornata di ieri, la Navigazione ha ridotto a 100 quintali il limite massimo di peso dei veicoli imbarcati sui traghetti tra Intra e Laveno.
Si aspettano le precipitazioni che da sabato dovrebbero interessare la Regione, e che in quota però dovrebbero essere di carattere nevoso, cosa positiva da un certo punto di vista ma negativa per i laghi e i fiumi, ormai vicini ai minimi storici. In particolare il lago Maggiore è giunto ormai a sfiorare i suoi livelli minimi per il mese di novembre. All’idrometro di Sesto Calende, il lago questa mattina era al di sotto per 28,5 centimetri allo zero idrometrico (193 metri sul livello del mare); mancano solo 3 centimetri e mezzo perché raggiunta il minimo per il periodo dall’anno 1942, minimo toccato nel 2005 con – 32 centimetri. Una curiosità, il massimo fu toccato nel 1951 con 3 metri e 23 centimetri oltre lo zero.
Ancora più vicino al limite minimo la situazione registrata all’idrometro di Pallanza, con 2,76 centimetri al di sopra dello zero idrometrico (posto a 1.90 metri) contro un minimo storico registrato nel 1962 di 2,48 centimetri. 28 millimetri ed il record negativosarà eguagliato.
Va ricordato che i valori riportati sono relativi a giorno 23 novembre, non vanno infatti considerate comparazioni con altri periodo dell’anno.
“Il mese non è ancora finito speriamo che le piogge annunciate possano portare benefici – commenta la ricercatrice dell’ISE Cnr di Pallanza, Marzia Ciampittiello -. per la fauna del lago questo è un periodo di “riposo”, quindi effetti particolarmente negativi non se ne intravvedono, il pericolo per il lago in situazioni come questa, sta soprattutto nell’arrivo improvviso di precipitazioni molto forti seguite a lunghi periodi di siccità, che dilavano il terreno trascinando nel lago ogni cosa, anche residui fecali”.
 
Intanto Arpa rende noto il bilancio idrico del mese passato, dove si evince che il mese di ottobre 2017 in Piemonte è risultato il più secco degli ultimi 60 anni, con una precipitazione media mensile di soli 3 mm, prevalentemente limitata ai rilievi, e un deficit precipitativo del 98% rispetto alla norma del periodo 1971-2000. E’ anche stato il secondo mese di ottobre più caldo dal 1958 in poi, con un’anomalia termica positiva di circa 2.9°C nei confronti della climatologia degli anni 1971-2000.

 

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Pubblicato il 23 Novembre 2017
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