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La domenica 31 agosto 2025 al Laveno End of Summer Festival: la gioventù come Meraviglia?

Più che una semplice lineup, la giornata finale è stata una dichiarazione: i giovani non vanno demonizzati, come spesso accade, e come ci ha detto anche Chicoria la sera serata iniziale, ma ascoltati e sostenuti

Laveno end of Summer 2025 - domenica 31 agosto
Nella foto: i ragazzi della produzione del Laveno End of Summer Festival 2025

Domenica 31 agosto il Laveno End of Summer Festival ha salutato l’edizione 2025 con una giornata che ha unito arte, riflessione, spiritualità e musica, trasformando ancora una volta il Parco Gaggetto in uno spazio di comunità e di stupore.

Gli stand hanno raccontato la creatività giovanile in tutte le sue forme: Art.Howrora con grafiche e magliette personalizzabili, Emaxfotografia con stampe istantanee e gadget, Marna con le sue t-shirt a stencil uniche. Accanto all’arte, l’AISM ha portato il laboratorio “Senti come mi sento”, che ha fatto vivere al pubblico un’esperienza diretta della sclerosi multipla, restituendo un messaggio di empatia in un’epoca in cui si tende a non guardarsi più negli occhi. Le cartomanti Dilvia e Didi hanno aperto uno spazio spirituale tra tarocchi, cristalloterapia e filosofia nativa, raccogliendo la curiosità delle nuove generazioni.

La musica ha dato voce all’anima del festival. La giovanissima Eva, 21 anni, ha commosso con la sua autenticità: «L’imperfezione è una cosa regale», ha raccontato, ricordando le parole della madre. Teoz e il suo gruppo di ragazzi poco più che ventenni e con il batterista di soli 14 anni, Emanuele Turini, hanno riportato sul palco la forza della musica viva, fatta di strumenti e di energia collettiva. Amanda Roberts, 24 anni, italo-argentina di Cremona, ha portato un pop contaminato e personale, condiviso con la sorella Arianna.

Gli Ipnago, guidati da Federico, hanno rivendicato la musica come necessità e non come prodotto: «Non possiamo essere influencer, siamo ancora quelli che si ritrovano nei garage a suonare perché non possiamo farne a meno». Seltsam e i suoi musicisit, tutti arrivati in giornata da Roma, hanno aggiunto leggerezza ma determinazione: «Se una cosa piace, soprattutto se sei giovane, devi provarci. Hai energie, speranza, illusioni: cose bellissime che rivelano se si è vissuto davvero».

Per il giovane cantautore Luca Re (25 anni) il festival ha rappresentato un’esperienza molto intensa, che ha trasformato sua timidezza in pura emozione condivisa. «Cantare per chi conosce le mie canzoni è il senso di tutto», ha detto, raccontando la gratitudine provata nel vedere il pubblico cantare con lui, fino a riconoscere tra la folla la madre, che lo seguiva emozionata. «È in questi momenti che capisci che la musica è il tuo posto nel mondo. Ti rendi conto che quello che scrivi e canti non appartiene più solo a te: lo condividi, e qualcuno lo custodisce».

Accanto a lui, il manager e amico Federico Caon, 27 anni, ha ampliato la riflessione: «Io non sono il protagonista, ma mi realizzo nel cammino insieme a lui. Non vivere a caso, ma con un fuoco dentro che non si può ignorare: questo significa essere giovani». E ancora: «Bisogna vivere con sincerità verso se stessi. Io cerco di ricordarmi sempre tre parole che mi guidano: verità, libertà e stupore». Un discorso che ha trovato eco nel messaggio del festival e nella citazione scelta dal Festival della Meraviglia di G.K. Chesterton: “Il mondo non morirà di fame per mancanza di meraviglie, ma solo per mancanza di Meraviglia”.

In chiusura, Generic Animal ha portato il suo stile libero e indipendente, Deiv ha unito moda, con il suo brand Refresh – sponsonr del festival – e musica elettronica, e Fight Pausa ha fatto ballare tutti con la sua electric jungle, riportando sulle rive del lago un panorama sonoro alternativo spesso relegato a Milano.

Più che una semplice lineup, la giornata finale è stata una dichiarazione: i giovani non vanno demonizzati, come spesso accade, e come ci ha detto anche Chicoria la sera serata iniziale, ma ascoltati e sostenuti. A Laveno hanno dimostrato che la giovinezza non è solo un passaggio, ma un tempo in cui si sceglie che persone diventare, quale senso dare ai sogni e come portarli nella realtà.

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