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Babbo Natale ha la febbre

L'influenza lo ha costretto a letto proprio a pochi giorni dalla Vigilia. Ma come in ogni favola che si rispetti c'è un sostituto

Bambini varie

Babbo Natale ha 38 di febbre. E l’influenza è arrivata proprio nei giorni di maggior lavoro. Forse hanno influito le temperature ballerine di questo strano inverno, le polveri sottili o gli impegni dei giorni scorsi che sono stati parecchio intensi. All’inizio del mese è stato avvistato ad Angera all’accensione dell’alberone, poi a Ranco è apparso tra i bimbi dell’asilo, poi ancora in centro a Ranco e a Ispra, qualcuno giura di averlo visto anche a Sesto ma questa notizia è stata smentita dall’interessato, probabilmente era uno che gli assomigliava molto.

Fatto sta che per uno degli appuntamenti più attesi, la festa dell’asilo Vedani di Angera, ha dovuto lasciare in cantina la slitta. Ma come in ogni favola di Natale che si rispetti (Masha e Orso insegnano), c’è sempre un Babbo Natale pronto a entrare in campo al posto del titolare.

«Mi dispiace perché è forse l’appuntamento a cui tengo di più – ci rivela -. Quando porto i doni alla scuola materna mi sento un po’ a casa. Eppure quest’anno devo stare a riposo». Quello del basso Lago Maggiore in effetti è un Babbo Natale molto attivo: il mese di dicembre lo porta ad apparire in tante occasioni, con il suo vocione, gli occhialini rotondi e il sacco pieno di doni.

Per far sognare i bambini bisogna essere un sognatore e questo Babbo Natale lo è: «Mi mancano le renne, per via delle temperature. Ma me la cavo con altro: quando arrivo dal lago prendo la barca, negli altri casi anche la macchina. Una volta sono arrivato con i cavalli, accompagnano dagli amici elfi. L’importante non è il mezzo, l’importante è stupire».

Conoscendolo, seppur solo di vista, siamo certi che una lunga giornata di relax sarà sufficiente per una pronta guarigione, necessaria per affrontare con lo spirito giusto la notte della Vigilia. In fondo questo Babbo Natale è giovane. O almeno così sembra; non sappiamo la sua età ma lui sostiene che, se proprio si vuole conoscere anche questo, basta fare richiesta all’anagrafe del comune di Angera. Passate le feste infatti tornerà nella cittadina della Rocca per indossare gli abiti del suo alter ego. Probabilmente si taglierà la barba che ha fatto crescere dal mese di agosto. Parlando, gli è scappato un dettaglio: si chiama Giampiero ma altro non possiamo rivelare, anche se – ultimo segreto svelato – ci ha detto che il cognome ha a che fare con il Presepe. Noi però abbiamo poca fantasia, chissà…

Maria Carla Cebrelli
mariacarla.cebrelli@varesenews.it
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Pubblicato il 22 Dicembre 2015
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