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10 tablet ai bambini che non possono seguire le lezioni

Un doppio atto di solidarietà da parte dell'Associazione genitori di Mercallo che andrà a favore anche i volontari del Cva di Angera

bambini tablet

10 tablet nuovi di fabbrica ai bambini che non riescono a seguire le lezioni da casa. È l’iniziativa promossa dall’Associazione genitori i sassi di Mercallo per aiutare i piccoli studenti della scuola elementare privi di dispositivi tecnologici adeguati a restare al passo con lo studio e i compiti.

Con un investimento di 1.600 euro, l’Associazione ha consegnato alla scuola primaria di Mercallo 10 tablet in comodato d’uso, che rimarranno a disposizione dell’istituto anche dopo la fine dell’emergenza Covid-19. «Sono stati gli insegnanti – spiega Laura Margherini dell’Associazione genitori – a presentare il problema. Sono stati loro infatti ad accorgersi che alcuni studenti avevano difficoltà ad accedere alla piattaforma per la didattica perché, per esempio, non caricavano i compiti svolti, o addirittura non li ricevevano. Abbiamo contattato le famiglie di questi bambini e abbiamo scoperto che spesso non avevano le possibilità economiche di acquistare i dispositivi necessari, oppure ne avevano pochi contesi da tanti figli.  Abbiamo quindi deciso di acquistare questi tablet e, grazie ad alcuni genitori che si spostano per lavoro, li abbiamo fatti avere a tutti i bambini che ne avessero avuto bisogno».

Da molto tempo l’Associazione genitori è al fianco della scuola elementare di Mercallo per aiutare l’istituto a rispondere alle esigenze di bambini, maestre e genitori. «Come di consueto – racconta Laura – all’inizio di quest’anno scolastico abbiamo programmato insieme alle maestre tante iniziative didattiche dedicate alla musica, al teatro e all’arte, ma a causa della chiusura delle scuole è stato impossibile realizzare alcuni di questi progetti. Abbiamo quindi deciso di utilizzare i soldi che avevamo da parte per rendere la scuola un po’ più inclusiva e dare la possibilità di seguire le attività didattiche anche ai bambini senza dispositivi tecnologici adeguati».

La solidarietà dei genitori non si è però fermata qui. «Alcune settimane fa – aggiunge Laura – noi genitori avevamo versato alla scuola le quote per le gite scolastiche dei bambini. Con la chiusura delle scuole sono saltati anche i viaggi d’istruzione, e per questo motivo abbiamo deciso di devolvere parte di questi soldi come offerta ai volontari del Cva di Angera e all’Ospedale di Varese».

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Pubblicato il 02 Aprile 2020
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