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Le porte del Jrc si aprono ai fisici del futuro

Più di settanta ragazzi che partecipano al premio Valerio Filippini hanno visitato i laboratori di Ispra. La visita è stata preceduta da una presentazione sulle fonti alternative e il nucleare

Una giornata a contatto diretto con l’eccellenza della ricerca europea. Per i settanta ragazzi delle scuole, che hanno aderito al premio in ricordo di Valerio Filippini, si sono aperte questa mattina le porte dei laboratori del Centro comune di ricerca di Ispra – Jrc. Ad accolglierli, nel nuovo auditorium, insieme ai rappresentanti della politica e del mondo dell’istruzione è stato Celso Osimani, responsabile della sicurezza del sito, che li ha accompagnati nella visita dopo un’introduzione sui temi attuali della ricerca. Il suo intervento è stato dedicato infatti alle questioni che pone oggi l’energia nucleare ma anche agli obiettivi in termini di risparmio energetico che l’Europa si è fissata e le nuove sfide poste dal clima e dall’ambiente. «È un momento caldo per le discussioni sull’energia e sul futuro del nucleare – ha detto ai ragazzi Osimani – e l’obiettivo della visita di oggi è quello di avvicinarci, lasciando per un attimo da parte l’impatto emotivo di quanto abbiamo visto in Giappone, alla prospettiva scientifica di questo dibattito». 

I luoghi della visita:
L’isola nucleare dove risiede il reattore Essor, sviluppato dall’allora centro Euratom (nella foto un’immagine storica della costruzione del reattore) per condurre studi di ricerca nucleare. Essor è stato operativo per 15 anni, fino al 1983, era raffreddato ad acqua pesante e alimentato da uranio ad alto arricchimento. Con una potenza di 25 MW e un contenitore cilindrico in acciaio di 45 metri di altezza e diametro, il reattore è situato nel lato nord-est del Jrc. Oggi il programma di disattivazione degli impianti nucleari comprende l smantellamento del reattore e il rilancio del sito, vale a dire la demolizione dell’installazione e la completa rimozione dei componenti e dei rifiuti.
Durate la visita di questa mattina gli studenti hanno potuto inoltre assistere alla presentazione dell’attività "Label" dedicata alla radioprotezione: un approfondimento sui diversi tipi di radioattività e la prova degli strumenti per rilevarla.

Il premio Filippini:
Quella di questa mattina, al Jrc, è solo una delle tappe del premio Valerio Filippini, istituito da Ufficio scolastico territoriale, Istituto nazionale di fisica nucleare di Pavia, Provincia di Varese, Unione industriali della Provincia di Varese, Associazione piccole e medie industrie di Varese, Fondazione Visconti di San Vito di Somma Lombardo e Joint research Centre. Il prossimo 31 marzo si terrà il test di selezione per gli studenti partecipanti all’Università di Pavia. 

Pubblicato il 28 Marzo 2011
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