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Il 7 gennaio arriva il vaccino anti-Covid nelle case di riposo, si parte dal Molina

Nella struttura di Varese saranno 36 le prime dosi che saranno inoculate. Nelle Rsa si prevede un'adesione alta tra operatori e ospiti. "Nel segno della responsabilità"

vaccino covid

Il 7 gennaio sarà il “VaxDay” delle Rsa in Lombardia: dopo l’avvio con gli operatori sanitari (qui il racconto della giornata), ora tocca ad operatori e ospiti delle case di riposo. In provincia si partirà, appunto giovedì, dalla rsa della Fondazione Molina, dove riceveranno la prima dose 36 persone.

«L’obbiettivo è di portare insieme tanto l’azione vaccinale sugli ospiti che sugli operatori e finire entro il mese di febbraio con il secondo richiamo» dice Luca Degani, presidente di Uneba Lombardia. Stando alle prime rilevazioni, l’adesione al vaccino sarà molto alta nelle strutture che si occupano di anziani e disabili: in luoghi che sono stati di grande sofferenza nella scorsa primavera c’è piena consapevolezza della sfida da affrontare e più degli obblighi vale il senso di responsabilità.

In questo senso si muove anche l’associazione di categoria che riunisce le strutture: «La nostra posizione come Uneba lombardia è quella di aderire in pieno alla volontà vaccinale» continua Degani. «Con i sindacati stiamo costruendo un comunicato congiunto per invitare i lavoratori alla vaccinazione e mi sento in dovere di evidenziare che questo non è il momento delle minacce. Noi abbiamo avuto lavoratori che hanno cambiato pannoloni ed agito sulla pulizia personale e sulle piaghe da decubito nella prima fase e siamo certi che quella stessa responsabilità e solidarietà prevarrà su una libertà che c’è ma sarebbe vuota di significato. Qualche preoccupazione l’abbiamo, come già è stato espresso nei mesi precedenti, sul fatto che, non essendo il vaccino obbligatorio , sulle persone grandi anziane ospiti di rsa (ma anche no) ci si trova a chiedere un consenso informato a volte in carenza di una sufficiente capacità cognitiva e in assenza di tutela giuridica (ads, curatore, tutore). Su questo sarebbe davvero opportuno un intervento statale che faccia prevalere, almeno su queste persone a maggior rischio vita, il bene salute come riferimento nel percorso di azione vaccinale».

Giovedì pomeriggio si parte dalla Rsa Molina: «in anteprima, su richiesta di Ats e Asst», spiegano i vertici dell’istituzione varesina, sarà somministrata la prima dose a 20 operatori e a 16 ospiti. «Siamo orgogliosi di fare da apripista». E l’adesione? «Non è scontato che tutti operatori vogliano vaccinarsi, anche questo passaggio iniziale vuole aiutare a convincere. Ma mi sembra non ci siano grossi ostacoli».

Anche a Gallarate arriva l’impressione di una adesione molto ampia. «Noi siamo pronti, abbiamo fatto una campagna con il personale e c’è una adesione molto estesa, sia tra operatori che tra ospiti» spiegano Marusca Bianco e Caterina Putzu, della direzione dell’Rsa comunale 3SG-Camelot, che ha 130 ospiti e 230 operatori (a Gallarate sono tre le Rsa). «L’adesione è intorno 95% tra personale, tra gli ospiti direi che non c’è pericolo di non adesione».

Anche se ancora si attende la data delle prime dosi, il percorso per arrivare alla vaccinazioni è ovviamente già avviato. «Abbiamo fatto un incontro Asst Valle Olona alla vigilia di Natale, stiamo ora attendendo di conoscere modi e tempi. Oltre alla campagna informativa tra ospiti e operatori sono stati anche formati i vaccinatori, con un corso tenuto durante questo periodo di queste festività» spiegano ancora dal Camelot.

Le Rsa, per le loro caratteristiche, potranno divenire anche delle strutture libere da Covid, il che le rende preziose anche per il territorio, considerato che sono molto diffuse e “presidiano” anche aree montane e periferiche. Ragiona in questo senso ancora Degani di Uneba: «L’obbiettivo condiviso anche con regione è far sì che le Rsa e gli altri luoghi del socio sanitario (una volta covid free) possano essere poi di supporto per la vaccinazione della intera popolazione. Magari in spazi esterni e attraverso il proprio personale medico ed infermieristico che consta di oltre 10mila unità solo in Lombardia».

Dopo l’avvio del 7 gennaio (che ad esempio in provincia di Como coinvolgerà quattro strutture) la campagna vaccinale nelle Rsa proseguirà da inizio settimana prossima nelle altre strutture.

Via alla campagna vaccinale a Busto, Gallarate e Saronno

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 05 Gennaio 2021
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