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La psicoeducazione per imparare a gestire l’ansia

Il Centro psicosociale propone sei incontri di gruppo a cadenza settimanale per diventare più competenti e consapevoli del proprio problema. Primo incontro a maggio

ospedale di luino

Il Centro Psico Sociale di Luino propone una nuova metodologia per affrontare il disturbo ossessivo compulsivo. La metodologia si rivolge ai pazienti che soffrono dei principali disturbi d’ansia, tra cui il Disturbo d’Ansia Generalizzato, il Disturbo da Attacchi di Panico e la Fobia Sociale, sempre più diffusi nella popolazione generale. 

Scopo del gruppo psicoeducativo è quello di aiutare i pazienti a migliorare la loro capacità di far fronte e gestire i sintomi ansiosi invalidanti, recuperando una miglior qualità di vita.

La psicoeducazione è uno strumento duttile, fondato su un assunto di base: più la persona conosce il disturbo di cui soffre, tanto meglio sarà in grado di affrontarlo e di gestirlo. L’intervento psicoeducativo di gruppo permette infatti di dare e raccogliere informazioni in modo chiaro ed articolato, al fine di rendere il paziente più competente e consapevole del suo problema, in un’ottica di empowerment individuale, oltre a consentire un’esperienza relazionale nuova e arricchente, basata sulla condivisione ed il confronto tra persone che combattono contro un nemico comune.

Il programma Psicoeducativo di Gruppo si svolgerà presso il Centro Psico Sociale di Luino, sotto la guida e la supervisione del Dott. Cioffi, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale della ASST dei Sette Laghi, e del Dott. Pedroni, Responsabile dei Centri Psico Sociali della Psichiatria Verbano, e sarà condotto dalle psicologhe Dott.ssa Armiraglio e Dott.ssa Unida. 

Il programma prevede sei incontri di gruppo a cadenza settimanale a partire dal mese di maggio 2017, rivolti a paziente con diagnosi di disturbo d’ansia o sintomatologia ansiosa o ansioso-depressiva in carico nei due Centri Psico Sociali della Psichiatria del Verbano, con una particolare attenzione per i più giovani. L’obiettivo è che tale strumento contribuisca a migliorare la qualità di vita dei pazienti e dei loro familiari e possa nel tempo trovare un più ampio utilizzo nel trattamento dei disturbi psichiatrici, nella logica dell’integrazione di metodologie di intervento basate su differenti approcci teorici di riferimento.  

Pubblicato il 11 Aprile 2017
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