Domattina 1 maggio, nel rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, il Presidente Provinciale di FdI Luigi Songa deporrà due mazzi di fiori tricolori. Il primo a Gravellona Toce in via Corridoni per ricordare proprio Filippo Corridoni, sindacalista, interventista, combattente e caduto nella Grande Guerra. Il secondo a Bagnella alla statua della vergine Maria sul lungo lago, in memoria dei sanitari caduti sul lavoro a causa dell’emergenza sanitaria.

“Il 1 maggio si celebra La Festa dei Lavoratori, il lavoro era un problema prima, ora in piena pandemia è una tragedia” commenta Songa.

Che prosegue: “I lavoratori non sono al centro dell’emergenza da parte del Governo. Non si hanno certezze (cassa integrazioni e bonus per gli autonomi) e questo è destabilizzante per le persone con famiglia, per le persone che hanno da pagare un mutuo della propria casa, per tutte le persone che vogliono solo vivere la propria vita in serenità.
Il lavoro, ci sono persone che ancora per mangiare lavorano ‘in nero’, ci sono persone che pur di lavorare accettano di essere sottopagati, ci sono persone che non trovano un lavoro. Ci sono persone che ancora nel 2020 perdono la vita sul lavoro vedi i troppi medici e personale sanitario che in questi mesi per essere al nostro servizio sono morti nell’esercizio del proprio dovere. Eppure la Costituzione cita: ‘l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro…’
Parole scritte più di 70 anni fa che non rispecchiano la realtà odierna ed un Paese come il nostro non può più permettersi una situazione lavorativa di questo genere. Lavoro è dignità di una persona e tante persone con dignità fanno grande un Paese, fanno grande l’Italia. Domani non c’è nulla da festeggiare, il lavoro non è la priorità dello Stato”.