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Sel: “La fusione non sia solo una questione economica”

Lettera aperta da parte del circolo di Luino-Maccagno in merito al progetto di accorpamento. "Proponiamo un'agenda articolata e condivisa fra tutte le forze politiche"

Riceviamo e pubblichiamo

In un intervista rilasciata dal Sindaco Fabio Passera in merito alla fusione comunale di Maccagno riteniamo che sia necessario una replica dato che siamo stati coinvolti nella discussione in un modo che riteniamo perlomeno fazioso: siamo stati definiti un’area politica che si oppone al progetto di fusione.
Dalle affermazioni trascritte dobbiamo constatare un comportamento strategico propedeutico duttile ad un tipo di ricerca che vuole trovare, a tutti costi, una possibile forma di legittimazione della decisione anche utilizzando sistemi che non fanno onore alla politica.
Questo comportamento non è condivisibile ne nel metodo e nemmeno nelle soluzioni.
Non possiamo accettare da un comportamento politico la scusante della “cecità” e della “sordità”, troviamo fuori luogo utilizzare queste condizioni come una strategia, soprattutto quando ci sono in gioco di fatto condizioni d’identità e d’appartenenza che rischiano di essere irreversibilmente compromesse; beni comuni che vengono di fatto cancellati attraverso una banalizzazione sistemica legata a deviati paradigmi di crisi.
Anche sull’ultimo (e unico) documento distribuito dal Sindaco dopo l’approvazione in Consiglio Comunale della fusione, si può accertare come la sensibile questione venga banalizzata alla sola razionalizzazione dei servizi, ad eventuali risparmi della spesa pubblica ed all’incentivo economico della Regione; non viene minimamente sfiorata l’importanza di tutti quegli argomenti che hanno negli anni visto strutturare differenti rapporti relazionali di cittadinanza con la complicità di un determinato e specifico territorio.
Purtroppo anche su questo documento si elencano sempre solo condivisibili fenomeni economici cercando, in tutti i modi, di nascondere invece tutte quelle importanti questioni sensibili che definiscono il nostro unico abitare caratterizzato dal vivere politicamente in un determinato luogo.
Oltre al denaro bisognerebbe anche preoccuparsi della esistenziale percezione emotiva a cui hanno contribuito e continuano a contribuire questi territori istituzionali; istituzioni che sono state il legante e l’orgoglio di queste “povere” realtà; realtà paese che, con questo sconsiderato modo superficiale e veloce di procedere, rischiano di non riuscire a prepararsi a tale cambiamento venendogli sottratto, senza un’adeguata sostituzione, la loro sostanza generatrice di socialità.
Non a caso riteniamo poco opportuno infatti indicare come “soluzione felice” l’imposizione della riduzione dei Consiglieri Comunali, senza introdurre nello statuto soluzioni alternative in grado di migliorare e garantire la partecipazione attiva di tutti i cittadini.
Quello che riteniamo indispensabile è la volontà di individuare strutture o strumenti istituzionali capaci di stimolare e integrare quelle forme di relazione che sono i motori creativi delle realtà paesane.
Ancora più grave è credere di risolvere la complessa e delicata problematica con la sola istituzione del pro-Sindaco, nominato nemmeno dai cittadini, ma dal Sindaco in carica: palliativo sicuramente non sufficiente a risolvere il diritto di rappresentanza delle differenti realtà; soluzione che oltretutto rischia di non soddisfare nemmeno il necessario bisogno carismatico.
È su questo che come Sinistra Ecologia Libertà abbiamo fatto le nostre osservazioni, e non sulla fusione in sé, di cui non abbiamo mai messo in discussione la necessità, ma che non vogliamo veder ridurre alla sola e semplificata entità economica.
Chiediamo infine al Partito Democratico, presente in Giunta, un comportamento diverso e più consono ad una visione di Sinistra, di cui dovrebbero essere i maggiori portatori di valori, evitando di scivolare in consueti atteggiamenti autoritari da cui dovrebbero anzi dobbiamo diversificarci.
COSA CHIEDIAMO:
che si prepari un agenda articolata, condivisa tra tutte le forze politiche in campo, al fine di portare la cittadinanza ad esprimere un giudizio in piena coscienza al momento del referendum.
L’agenda dovrà affrontare tutte quelle condizioni legate al rafforzamento del fenomeno di identità e di cittadinanza, lavorando creativamente alla ricerca di soluzioni formalizzabili istituzionalmente.
L’agenda dovrà predisporsi ad affrontare con seria disponibilità:
l’innovazione di nuove forme di democrazia partecipata e diretta come condizione alternativa alle sensibili geografie istituzionali sostituite;
implementare lo statuto approvato in Consiglio Comunale prima di andare al voto referendario.
SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ Circolo di Luino-Maccagno

Pubblicato il 04 Giugno 2013
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