Soggetti smarriti”: il teatro della vita secondo Gianni Spartà
Il giornalista della Prealpina racconta un secolo di storie, tra cronaca, memoria e personaggi straordinari. La presentazione è mercoledì 7 maggio ore 20 e 45

Fare il giornalista significa, sostanzialmente, vivere le vite degli altri e consumare le suole delle scarpe per andare alla ricerca delle loro storie. Non importa se povere o ricche, belle o brutte, straordinarie o normali. L’unica condizione necessaria – e sufficiente – è che siano interessanti per chi legge e, naturalmente, per chi le scrive.
In una vita da cronista si incontrano tante vite. Gianni Spartà, giornalista della Prealpina e scrittore – ha scritto “Mister Ignis” per gli Oscar Mondadori e molti altri libri -, ne ha collezionate così tante da riempire interi faldoni, accatastati in cantina su uno scaffale che un bel giorno ha ceduto sotto il peso della storia. Spartà è preciso nel raccontare e anche nel pesare i fatti che racconta: ben sessantatré chili di carta.
UN ANNO DI SCRITTURA
In queste storie, riemerse dalle pieghe del tempo, c’è di tutto. Riordinarle in un libro è stata un’impresa che ha impegnato l’autore per un intero anno, da novembre 2023 a novembre 2024. Il risultato è “Soggetti smarriti“, pubblicato dall’editore Macchione. Una gustosa spremuta di storie di personaggi vissuti a cavallo di due secoli.
In questo libro c’è spazio per i Presidenti della Repubblica che viaggiano in Panda, per i padri della patria condannati a morte e per quelli che hanno picconato le istituzioni in nome della democrazia. Per i Papi che se ne vanno prima dell’arrivo della grande mietitrice, e per quelli che li sostituiscono senza paura. C’è posto per il cavaliere più indagato del Belpaese e per il cumenda più famoso del boom economico. E ancora, per i ministri che suonavano il blues, per quelli che gridavano “Roma ladrona”, mentre un democristiano del Sacro Monte si preoccupava della protezione del Paese scosso dal terremoto.
IL TEATRO DELLA VITA
In un libro i cui protagonisti oscillano tra demonio e santità, non potevano mancare il primo ‘ndranghetista pentito nella storia della mala calabrese e il pubblico ministero di Mani Pulite che, dopo aver abbattuto la Prima Repubblica, divenne ministro delle Infrastrutture nella Seconda.
Nel teatro della vita, Spartà riserva palchi d’onore a pittori, cantanti, scrittrici e scrittori, attrici e semplici giovani donne toccate da un tragico destino. Soggetti ritrovati di un tempo che ritorna.
«Il bello di “Soggetti smarriti” è l’imprevedibilità, come la storia che non assegna un calendario alle notizie, piccole o grandi che siano», scrive nella prefazione il giornalista Giangiacomo Schiavi già vicedirettore del Corriere della Sera.
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“Soggetti Smarriti” (Macchione Editore) sarà presentato mercoledì 7 maggio alle ore 20 e 45 a Villa Recalcati a Varese. Interverranno l’autore, lo storico Antonio Orecchia e il giornalista Michele Mancino.
Mister Ignis dev’essere orgoglio per i varesini. Grazie Gianni
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