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Tamponi salivari per la sorveglianza nelle scuole: possibile la sperimentazione dalla prossima settimana

Si stanno definendo le ultime procedure per avviare la nuova modalità di test nelle classi coinvolte nella sorveglianza dopo un caso di contagio. Il modello sarà pienamente operativo

test salivari covid

Potrebbe partire già la prossima settimana la sperimentazione dei tamponi salivari per gli studenti coinvolti nell’attività di sorveglianza. Regione Lombardia ha assegnato, con un bando, la fornitura dei bastoncini salivari. L’Asst Sette Laghi, d’intesa con Ats Insubria, potrebbe iniziare a consegnarli alla scuola che dovrà attivare il controllo dei compagni dopo la notizia di un alunno positivo.

« Dobbiamo incontrare il dirigente dell’Ufficio scolastico con cui definire i percorsi – spiega il direttore di Ats Insubria Giuseppe Catanoso – Stabilire come si distribuiscono: se è la stessa Asst che li consegna e poi gli ritira o li consegna nelle mani di un rappresentante della scuola che poi li fornisce al singolo studente. Va anche definita la procedura di somministrazione: potrà avvenire all’interno della scuola o a casa dell’alunno? Come dovrà essere fatta l’etichettatura con gli elementi per distinguere i test?».

Gli interrogativi a cui dare risposta sono ancora molti ma si dovrebbero risolvere nei prossimi giorni così da cominciare a testare il modello nell’ultima settimana di scuola prima della chiusura natalizia per poi ripartire a gennaio con una procedura standard. 

Le segnalazioni dalle scuole si sono impennate: nell’ultima settimana sono stati 193 gli studenti risultati positivi. Forte aumento nel ciclo primario con 101 casi, mentre alle medie sono stati 31, 37 alle superiori e 24 all’infanzia. 

Ogni alunno individuato positivo innesca il sistema della sorveglianza che impone a tutto il gruppo classe il tampone cosiddetto T0. Con la crescita esponenziale dei casi, l’attuale offerta di test non è sufficiente: tra il 6 e il 12 dicembre sono stati messi in quarantena 467 alunni e 52 operatori della fascia prescolare, 604 bambini e 41 operatori della primaria, 75 ragazzi delle medie e 112 studenti con 5 operatori delle superiori. 

Ogni giorno, ad Ats Insubria arrivano tra le 50 e le 70 segnalazioni di contagi che comportano almeno 14 ulteriori ragazzi da verificare come contatti di caso. 

Se si considera che ogni studenti deve sottoporsi ad almeno due tamponi, il T0 e il T5 a cui aggiungere, nel caso di contagi elevati che impongono la quarantena a tutti, il tampone di uscita per rientrare a scuola, è chiaro che il bisogno di test è nettamente superiore all’offerta.  La necessità di imporre la quarantena a tutto il gruppo classe è schizzata arrivando a superare l’80% delle indagini dopo il tampone T5 ( mentre il T0 è al 53%). « Segno – sottolinea il direttore Catanoso – che ormi i contagi avvengono anche dentro le scuole».

È importante, quindi, migliorare il tracciamento e il sistema di test nelle scuole. La sperimentazione che verrà attuata dall’Asst Sette Laghi indicherà un sistema più efficace che poi potrà essere replicato anche negli altri territori di pertinenza di Ats.

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Pubblicato il 16 Dicembre 2021
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