Cresce la preoccupazione per il destino dei 40 mila lavoratori di Malpensa
L'assessore regionale Melania Rizzoli ha presentato alle Ville Ponti i bandi Formare per assumere e Formazione continua. Sindacati e Provincia chiedono un tavolo di confronto
La preoccupazione per il destino dei 40mila lavoratori dell’aeroporto di Malpensa è venuta fuori a più riprese durante la presentazione del bando di Regione Lombardia “Formare per assumere“. E non poteva essere altrimenti, vista la presenza alle Ville Ponti dell’assessore regionale alla Formazione e lavoro, Melania Rizzoli, e del direttore generale Paolo Mora.
È stato proprio il padrone di casa Fabio Lunghi, presidente della Camera di Commercio, a introdurre l’argomento Malpensa nel suo intervento di benvenuto, definendola «la più grande azienda del territorio» dal futuro in bilico. E non è un caso che lunedì prossimo gli industriali della provincia di Varese faranno l’assemblea generale proprio in un hangar di Malpensa.
Un’attenzione dunque più che giustificata soprattutto se si parla di bandi per la formazione finalizzata all’assunzione.
COSA PREVEDE IL BANDO FORMARE PER ASSUMERE
Il bando di Regione Lombardia che ha messo a disposizione, per il momento, 15 milioni di euro, ha l’obiettivo di superare il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, permettendo alle imprese di colmare il gap di profili e competenze in fase di assunzione, attraverso il finanziamento di percorsi formativi abbinati ad incentivi occupazionali.
Possono richiederlo i datori di lavoro lombardi, compresi gli studi professionali, che assumono persone prive di impiego da almeno 30 giorni. Il voucher per servizi formativi prevede un contributo di 3mila euro per ogni lavoratore assunto, a cui si aggiunge un incentivo che va da 4mila a 9mila euro a fronte della sottoscrizione di un contratto di lavoro di almeno dodici mesi, con particolare attenzione ai soggetti maggiormente colpiti dalla crisi, come donne e over 55. È previsto inoltre un voucher di 500 euro per lavoratore assunto per servizi di ricerca e selezione di personale.
La Regione ha stanziato altri 26,5 milioni di euro per l’erogazione di voucher destinati alla formazione continua dei lavoratori di imprese lombarde, studi professionali, associazioni riconosciute, enti del terzo settore, cooperative e fondazioni.
l’intervento di Maurizio Baruffi, responsabile delle relazioni istituzionali di SeaLA CITTADELLA DI MALPENSA
L’esigenza di fare un ragionamento a parte sull’aeroporto della brughiera è stata manifestata anche da Maurizio Baruffi, responsabile delle relazioni istituzionali di Sea. «A Malpensa lavorano complessivamente 40 mila persone, di cui 20mila nell’indotto. Solo duemila lavoratori dipendono da Sea, mentre i restanti 20mila tecnici aeroportuali sono parcellizzati in una miriade di imprese che poi sono quelle che devono fare la domanda di partecipazione al bando, mentre si dovrebbe ragionare sulla cittadella aeroportuale».
La necessità di avere un tavolo unico, sul tema formazione e occupazione, è stata avanzata dal consigliere delegato della Provincia Mattia Premazzi, proposta gradita anche dal sindacato, rappresentato da Stefania Filetti della Cgil e Antonio Massafra della Uil. «Bisogna fare un lavoro di rete con un tavolo unico – ha detto Stefania Filetti – per coinvolgere tutti i soggetti della formazione e gli ex uffici di collocamento per allargare lo spazio di ragionamento su formazione e occupazione. È un nostro obiettivo insieme a una maggiore dotazione di risorse di questi soggetti»
L’ASSESSORE HA PRESO L’IMPEGNO
Su Malpensa l’assessore regionale si è presa l’impegno di affrontare tutte le criticità emerse e di portarle al contempo anche a conoscenza del Mise con cui c’è un lavoro e un confronto continuo sui vari tavoli di crisi. Nel frattempo qualcosa è già stato fatto dalla direzione generale della Formazione e lavoro di Regione Lombardia che ha snellito e sburocratizzato la procedura per accedere ai bandi, tanto che «nelle ultime settimane c’è stata un’impennata delle richieste».
La priorità della regione è portare a conoscenza delle imprese l’esistenza di questi strumenti aiutandole nel percorso di richiesta. «Bisogna evitare la chiusura delle aziende e tutelare l’occupazione. Perché il lavoro è dignità» ha detto l’assessore.
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