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Industria varesina: recupero solo dalla seconda metà del 2021

L'indagine congiunturale dell’Ufficio studi dell’Unione degli Industriali segnala una ripresa nell'ultimo trimestre del 2020, ma per recuperare la perdita di 14 punti percentuali sul fatturati medio ci vorrà del tempo

industria 4.0

Nel quarto trimestre del 2020 ci sono stati segnali di ripresa per l’industria varesina, ma per recuperare la perdita media di 14 punti percentuali sul fatturato dei mesi precedenti, dopo choc di due lockdown, ci vorrà del tempo.
È questa la fotografia scattata dall’indagine congiunturale dell’Ufficio Studi dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese. (Foto di Janno Nivergall da Pixabay )

MIGLIORAMENTO DIFFERENZIATO

Il miglioramento registrato sul finale d’anno non è omogeneo ed è differenziato in base ai settori e alla vicinanza al consumatore finale: i comparti più vicini alle catene distributive finali, come il tessile e abbigliamento, mostrano un rallentamento; viceversa, le filiere più a monte dell’industria segnano, con qualche eccezione, un miglioramento congiunturale nell’ultimo trimestre dell’anno.

Questo orientamento riflette quello che è l’andamento nazionale che ha visto sul finire dell’anno aprirsi il divario tra l’industria, che mostra una certa tenuta nel mese di dicembre, e i servizi/commercio, ancora in profonda flessione a causa del blocco legato alla pandemia.

POCA STABILITÀ

Le previsioni a breve sono altamente volatili e un recupero è atteso solo dalla seconda metà 2021, in base anche ai risultati della campagna vaccinale e al suo impatto sui consumi.

PRODUZIONE IN AUMENTO DA OTTOBRE

Sotto il profilo della produzione, il quarto trimestre 2020 registra un incremento (in parte fisiologico) rispetto al trimestre precedente che comprende anche il mese di agosto. Il saldo nelle risposte (pari alla differenza tra la percentuale di risposte positive e negative) è positivo (+56,3 punti percentuali). Il 66% delle imprese intervistate ha segnalato livelli produttivi in aumento rispetto al trimestre scorso, il 9,7% in calo, il 24,3% stabili. In crescita anche il dato sul grado di utilizzo degli impianti che arriva a 78,5%, rispetto al 71,4% registrato nel trimestre estivo e dopo aver toccato il suo minimo storico (65,7%) nel corso dell’anno (nel secondo trimestre).

Tuttavia, si tratta di un miglioramento congiunturale e il confronto con lo scorso anno, soprattutto guardando al dato cumulato, è ancora negativo. Inoltre, si riscontrano risultati differenziati tra settori: le filiere più a monte nelle catene produttive segnano un miglioramento congiunturale nell’ultimo trimestre dell’anno, incorporando, con un ritardo dovuto ai tempi di trasmissione, il rimbalzo che negli altri settori economici si era registrato al termine del primo lockdown; i comparti più vicini al consumatore finale, come l’abbigliamento, avevano invece registrato un rimbalzo già nel trimestre estivo e ora mostrano una minor dinamicità, avendo il secondo lockdown inciso nuovamente sull’apertura delle catene distributive. Le previsioni sulla produzione per il primo trimestre 2021 sono ancora altamente volatili e il saldo nelle risposte rimane negativo (-3,4 punti percentuali). Il 59,7% delle imprese intervistate si aspetta cautamente un mantenimento dei livelli produttivi attuali, il 21,8% una flessione e solo il 18,4% un incremento. Da segnalare che i dati sono stati rilevati, prima dell’aprirsi della crisi di governo, che verosimilmente inciderà sulle aspettative. Il recupero parziale nell’ultima parte dell’anno è testimoniato in via indiretta anche dai dati grezzi di consumo elettrico industriale. I dati di consumo del consorzio dell’Unione Industriali, EnergiVa, su un campione di aziende della provincia di Varese, hanno registrato un progressivo rallentamento nella caduta dei consumi elettrici (il confronto con lo stesso periodo del 2019 è stato -23% nel secondo trimestre 2020, -9,9% nel terzo trimestre, -3,2% nel quarto trimestre) e la variazione tendenziale del mese di dicembre è la prima a tornare in terreno positivo (+3,9%) dallo scorso febbraio. Tuttavia, guardando all’intero 2020 la variazione cumulata è del -10,4% rispetto al 2019.

ORDINI

La dinamica del portafoglio ordini è polarizzata: il 43,3% delle imprese del campione ha registrato una crescita rispetto al trimestre precedente, mentre il 38,5% un calo. Il confronto tra i diversi settori mette in luce le differenze già evidenziate a livello di produzione.

MERCATO DEL LAVORO

Nel quarto trimestre 2020, in base ai dati INPS, nell’industria varesina sono state autorizzate complessivamente (ordinaria, straordinaria e deroga) 14.051.773 ore di cassa integrazione guadagni, pari a circa 7 volte quelle autorizzate nel quarto trimestre dello scorso anno. All’interno del trimestre la maggior parte delle ore si è concentrata nei mesi di ottobre-novembre. Guardando all’intero 2020, complessivamente sono state autorizzate 53.228.966 ore di cassa integrazione guadagni nell’industria varesina, circa 8 volte le ore autorizzate nel 2019 e superiori (+9,8%) anche al dato record storico del 2009.

METALMECCANICO

Sotto il profilo produttivo il settore metalmeccanico segue la dinamica complessiva del territorio e segna un miglioramento congiunturale rispetto al trimestre estivo. Tuttavia, la dinamica del portafoglio ordini sia complessivi che esteri è negativa, rischiando di non supportare adeguatamente la ripresa nei prossimi mesi. Il saldo delle risposte riferito alle previsioni per il primo trimestre del 2021 torna, infatti, a essere negativo.

MODA

Il comparto moda, che aveva registrato un piccolo recupero nel trimestre estivo dopo esser stato duramente colpito nei primi mesi dell’anno, chiude l’anno mostrando qualche segnale di nuovo rallentamento. Rispetto alla produzione le risposte sono diversificate tra chi ha visto un’ulteriore crescita, una stabilizzazione e un nuovo calo. Tuttavia, il saldo delle risposte è negativo (-4,2%) e preoccupano soprattutto le attese per il primo trimestre del 2021 e gli ordinativi interni. Mostrano, invece, una miglior tenuta gli ordini esteri.

CHIMICO-FARMACEUTICO

Il settore chimico-farmaceutico, in rallentamento nei mesi estivi, segna un rimbalzo congiunturale nel quarto trimestre del 2020 trainato da una buona dinamica degli ordinativi. Positive anche le previsioni per l’apertura del 2021.

GOMMA-PLASTICA

Nel quarto trimestre del 2020 continua il trend di progressivo recupero all’interno del comparto gomma-plastica, dopo la frenata della produzione registrata nella prima parte dell’anno. A trainare, sono gli ordinativi. Più caute le previsioni a breve con la maggior parte delle imprese che si attende una stabilizzazione.

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Pubblicato il 09 Febbraio 2021
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