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Crisi e prospettive, l’assicuratore: anche se operativi rallenteremo, ci saranno restrizioni sull’incasso dei premi

“Per le agenzie, come per tutte le imprese, potrebbe essere utile un congelamento della tassazione e dei contributi”

Gli studi assicurativi fanno parte delle attività strategiche, sensibili e necessarie, secondo il decreto del 22 marzo e, per questo, rimarranno aperti, pur con determinate limitazioni: “Lo studio della nostra compagnia è aperto due volte a settimana e lavoriamo solo su appuntamento, con tutte le misure di sicurezza necessarie” spiega William Chiesa, sub-agente di Italiana Assicurazioni attivo su Verbania. Posso parlare a titolo personale e non posso rappresentare la compagnia nel suo complesso “Ovviamente non svolgiamo più consulenze a domicilio in ditte o abitazioni, e facciamo smartworking”. Una misura del governo con cui Chiesa si trova d’accordo: “Quello assicurativo è un servizio indispensabile e se non fossimo rimasti aperti sarebbe stato un problema per tutti coloro che hanno la necessità di assicurarsi” afferma.

L’onda del Coronavirus avrà strascichi economici importanti a tutti i livelli e interesserà anche le compagnie assicurative: “Un rallentamento ci sarà di certo. Sicuramente ci saranno restrizioni sull’incasso dei premi a livello generale,  perché al momento non possiamo creare nuovi business e potremmo avere problemi anche per il mantenimento della clientela attuale” afferma. “I cittadini e le ditte potrebbero andare incontro a difficoltà che prima di questa emergenza non avevano”.

In questo momento, il settore assicurativo, secondo Chiesa, sta venendo incontro alle contingenze della situazione sanitaria: “Stanno nascendo polizze sanitarie specifiche legate alla pandemia” spiega. “Inoltre, se la clientela dovesse sviluppare in seguito all’emergenza una maggiore sensibilità su queste tematiche, potrebbe essere più ricettiva  verso  polizze come ad esempio il long term care, per anziani non autosufficienti o polizze sanitarie. Un aspetto in cui, per ora, siamo ancora indietro rispetto al resto d’Europa”. Per rispondere alla crisi, evidenzia Chiesa, una misura da adottare sarà la creazione di strategie di marketing più proattive, per allargare la clientela. Nonostante queste soluzioni, una tematica da chiarire sarà quella relativa agli aiuti da parte dello Stato: “Per le agenzie, come per tutte le imprese, potrebbe essere utile un congelamento della tassazione e dei contributi” conclude. “Quando si restringe il business è un problema per tutti e una mano di quel genere potrebbe essere una boccata di ossigeno alle aziende”.

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Pubblicato il 01 Aprile 2020
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