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WOW – Wall of Words: dodici totem tra Varese e il Lago Maggiore

Nasce un nasce un museo a cielo aperto con le opere di arte urbana firmate da Ravo, Refreshink, Sea e artisti internazionali

Generico 16 Jun 2025

Unire arte urbana, natura e parole che ispirano. È questo il cuore del nuovo progetto WOW – Wall of Words, presentato ufficialmente da Associazione ON con l’ambizione di creare un museo a cielo aperto permanente. Un itinerario artistico che collegherà idealmente Varese, il Parco delle Cinque Vette e il Lago Maggiore, portando bellezza, riflessione e creatività nei luoghi della quotidianità.

Il progetto, il cui costo complessivo è di 60.000 euro, è reso possibile grazie al finanziamento della Fondazione Comunitaria del Varesotto, al supporto della Provincia di Varese e al patrocinio del Comune di Cuasso al Monte. A firmarlo sono nomi noti della cultura e dell’arte: Andrea Ravo Mattoni e Max Laudadio, ideatori del progetto, con la direzione artistica di Andrea Ceresa. Tra i promotori anche Claudio Martinelli, presidente dell’associazione, insieme a Marco Magrini e Matteo Marchesi.

«La Provincia di Varese – spiega il Presidente Marco Magrini – ha subito aderito a questo progetto perchè è in linea con la volontà di mettere in rete i luoghi, promuovere la cultura e far scoprire le bellezze del nostro territorio».

«L’associazione ON è nata con l’obiettivo di realizzare progetti che riportino le persone a vivere in armonia con la natura — spiega Claudio Martinelli —. Questo progetto si inserisce in un percorso che abbiamo avviato già nel 2022 con “Linea dell’Apertura – Pace”, un’opera realizzata nel Parco delle Cinque Vette. Con WOW proseguiamo su quella linea, aggiungendo arte, parole e nuove visioni».

A sostenere l’iniziativa anche Paolo Bertocchi della Fondazione Comunitaria del Varesotto: «Abbiamo scelto di finanziare WOW perché crediamo nel valore delle idee che mettono insieme natura, cultura e dono. Questo è un esempio concreto di come la bellezza possa essere un bene condiviso e duraturo, al servizio della comunità».

L’arte come ponte, le parole come guida

L’idea di WOW nasce in modo spontaneo, come racconta Max Laudadio: “Tutto è cominciato quando Ravo è venuto a casa mia per realizzare un murales su un muro. Da lì è cresciuta l’amicizia e l’idea di qualcosa di più grande: una mostra a cielo aperto, permanente, che potesse parlare alle persone attraverso l’arte”. Un sogno che si concretizzerà a partire dal 3 agosto 2024, con un percorso che si svilupperà nell’arco di 13 mesi: ogni mese, nella sua ultima settimana, prenderà vita una nuova tappa. La prima sarà nel giardino di Villa Recalcati a Varese, dove Andrea Ravo Mattoni e l’artista Refreshink (Giovanni Magnoli) inizieranno i primi lavori.

Parole che cambiano

Le parole scelte sono: armonia, speranza, coraggio, sapienza, gioia, giustizia, pace, uguaglianza, allegria, cura, amicizia e bellezza. Il filo conduttore dell’intero progetto sono 13 parole, scelte per il loro valore simbolico e culturale. Spiega Laudadio: “Abbiamo selezionato parole che parlano al cuore delle persone. Parole che, se ascoltate davvero, possono cambiare la vita. È un modo per portare nei luoghi del nostro territorio qualcosa che lasci un segno, che stimoli pensiero e bellezza”. Un omaggio alla potenza del linguaggio, ma anche ai valori che ci uniscono: molte delle parole individuate rispecchiano infatti i temi delle prossime Olimpiadi, come condivisione, speranza, gioia, pace.

Arte urbana che si fa totem

Un aspetto originale del progetto è il supporto scelto per le opere: New Jersey, i classici blocchi stradali in cemento, normalmente simbolo di separazione. Spiega Andrea Ravo Mattoni: “Li abbiamo trasformati in totem artistici, alti 1,80 metri, interrati nel suolo per restare stabili. Un modo per superare il limite classico della street art: la mancanza di muri. E anche un simbolo di unione, non più di divisione”. Le facciate dei New Jersey offriranno lo spazio per ospitare le opere degli artisti, creando anche l’opportunità di collaborazioni tra più mani. “Voglio liberare la parola ‘provincialismo’ dal suo senso negativo – aggiunge Ravo – e renderla qualcosa di positivo, radicato. Portare artisti internazionali qui per far scoprire loro le nostre bellezze naturalistiche”.

Una squadra di artisti internazionali

Il progetto coinvolgerà 13 artisti italiani e internazionali: Andrea Ravo Mattoni, Refreshink (Giovanni Magnoli), Sea (Fabrizio Sarti), Sten (Luca Baracchetti), Judo Toi, Marco Laudadio, Silvia Travaglini, Carlotta Albiero, Francesco Quadri da Bucarest, Lizee (Elisa Gomez) da Parigi, Obies dall’Ucraina, Ernst da Marsiglia, Paula Grenouille da Barcellona. Una vera e propria rete artistica che si estende dall’Italia all’Europa.

Cuasso al Monte: un piccolo paese con una visione globale

Undici delle tredici opere saranno installate a Cuasso al Monte, piccolo comune scelto come punto cardine del progetto. La sindaca Loredana Bonora lo racconta con orgoglio: “Cuasso rappresenta un piccolo paese che può guardare il mondo, cercando la congiunzione tra ciò che salva la natura e ciò che salva l’anima. WOW è un progetto che dà senso alla bellezza e alla visione”.

Un museo che respira

Con WOW, Varese e il suo territorio avranno qualcosa di unico: un museo diffuso e all’aperto, pensato per durare nel tempo, capace di dialogare con i giovani, ispirare passanti, valorizzare paesaggi e comunità. Un luogo che non è chiuso da mura, ma che si apre al mondo, una parola alla volta

Erika La Rosa
erika@varesenews.it
Ascolto le storie del mondo per conoscere il passato, vivere il presente e sognare il futuro. Scrivo per condividere le emozioni con il lettore che per me è il vero protagonista.
Pubblicato il 20 Giugno 2025
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