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Da Cadegliano agli Arcimboldi : il viaggio di “Frida Opera Musical” raccontato da Andrea Ortis

Intervista all'attore e regista. Sabato 14 giugno nell'ambito di Terra e Laghi è in programma il reading teatrale “Frida, mi amor”

Frida Mi Amor

Sabato 14 giugno a Villa Menotti di Cadegliano Viconago l’arte incontra lo spettacolo nel reading teatrale Frida, mi amor, spettacolo del Teatro Blu nell’ambito del festival Terra e Laghi. L’autore e regista Andrea Ortis, racconta così il suo intenso lavoro di ricerca su Frida e Diego Rivera che lo ha portato alla creazione di Frida Opera Muscal che debutterà agli Arcimboldi di Milano il 30 ottobre 2025.

Ortis, nel nuovo Frida Opera Musical interpreta il ruolo di Diego Rivera, compagno e figura centrale nella vita di Frida Kahlo. Può raccontarci come ha affrontato questo personaggio così complesso?
«Alla base è necessario un lungo tempo di studio, quindi non solo la conoscenza biografica del personaggio, ma anche del contesto storico nel quale il personaggio è innestato. Questo studio è stato lungo oltre sette anni, partito dalla genesi messicana, quindi il primo capitolo è la conoscenza. Ho letto, diciamo, da una parte, lo scibile umano di Diego Rivera che è stato un grandissimo artista, uno dei più grandi muralisti del Messico, e quindi ho conosciuto e approfondito dal punto di vista della critica dell’arte tutto ciò che ricordava la sua pittura. Diego Rivera è stato molto di più, è stato un grande visionario, un grande statista, un grande politico che si innestava nei primi cinquant’anni del Novecento. L’acquisizione di un panorama così ampio dal punto di vista delle conoscenze mi ha poi permesso di digerire intellettualmente questo personaggio, conoscendolo anche sull’altro lato, il lato umano, attraverso soprattutto una grandissima, inquieta storia d’amore con Frida Kahlo, quindi l’altro piano di conoscenza, è stato proprio quello umano. Il Diego uomo, il Diego impaurito, il Diego speranzoso e fiducioso. Quindi tutti questi elementi, come grandi ingredienti di un minestrone intellettuale mi hanno permesso poi di scrivere a quattro mani con Gianmario Pagano quest’opera musical».

Quale linguaggio artistico e teatrale avete scelto per raccontare una figura così significativa come Frida Kahlo?
«I linguaggi espressivi di quest’opera sono quelli della danza, della musica, del canto, direi un mix di linguaggi espressivi che sono stati utili e che servono proprio per abbracciare a 360° la vita e il messaggio di Frida, che sono complessi e stratificati e che hanno bisogno di più piani di lettura. Proprio in tal senso la metodologia espressiva ha avuto necessità e bisogno, di usare lo schema del musical. Quindi ci sono parti che sono cantate, c’è la musica che racconterà intanto il paesaggio messicano, ma anche altri ambienti come quello parigino, oppure quello americano, dove sono stati circa quattro anni con Diego Rivera, e una New York York in grande espansione. Il canto è un canto solista e corale con un cast di 26 persone più tecnici, siamo quasi 50 persone e le composizioni sono di Vicenzo Incenzo. Un corpo di ballo molto eclettico perché affronta diversi stili, c’è un impianto scenografico molto importante. C’è uno studio di coerenza storica sui costumi, oltre 250 costumi di scena».

Drusilla Foer è annunciata nel cast di Frida Opera Musical. Può raccontarci quale ruolo interpreterà e che ruolo assume il suo personaggio?
«Drusilla Foer, rappresenterà la Catrina che nella cultura messicana è la morte, non la morte come la intendiamo noi occidentali, cioè come qualcosa di scuro, qualcosa di nero. La morte messicana è una morte bellissima, è una morte giocosa, è una morte ironica, è una morte colorata. È una morte che gioca con la vita, che è presente nella vita dei messicani. Il 2 novembre, il dìà de los Muertos, è un momento dove tutti i messicani colorano i loro cimiteri. Drusilla quindi è un personaggio straordinario che è protagonista assoluto nella nostra opera e, con le sue grandi capacità interpretative, le sue grandi sfumature, la sua ironia mai volgare, rappresentava per me la scelta in assoluto migliore per poter rappresentare questo personaggio centrale dell’opera protagonista».

Sabato 14 giugno, sarà ospite al Festival di Cadegliano, può raccontarci qualcosa a riguardo?
«Al Cadegliano Festival porterò un reading teatrale, che si intitola “Frida, mi amor”, dove sono da solo in scena accompagnato da un musicista, dove racconterò un po’ gli studi che ho fatto e i miei viaggi in Messico, che mi hanno dato poi la possibilità di costruire e scrivere Frida Opera Musical».

Come è avvenuto il passaggio dal teatro di provincia a palcoscenici più grandi e prestigiosi come il teatro Arcimboldi di Milano?
«Diciamo che la mia carriera si è evoluta abbastanza velocemente, con una serie di progetti che ho portato avanti negli anni. Una decina di anni fa mi è stata affidata la regia della Divina Commedia Opera Musical, da quel momento ho avuto accesso ad una serie di palcoscenici e le dico anche che sono reduce da un tour in Cina, nei grandissimi teatri cinesi, proprio con la Divina Commedia Opera Musical, sia come interprete nel ruolo di Virgilio, sia come regista dell’opera e tra l’altro ripartirò con un nuovo tour, dal 20 di luglio prossimo e chiuderò questo tour straordinario a Shanghai, Hong Kong e Pechino. Insomma. La partenza è un po’ come tutti immagino, quella nei palchi del liceo. Si inizia da una passione che ho sempre coltivato e poi, grazie allo studio, pian piano siamo arrivati anche a palchi internazionali».

Frida Opera Musical debutterà con un tour nei teatri italiani, può anticiparci quali tappe toccherà il tour?
«Toccheremo quattro grandi città. Debutteremo a Milano al teatro Arcimboldi, a Roma, al teatro Brancaccio, a Firenze, al teatro Verdi e a Torino, al teatro Alfieri. Quindi quattro grandi città per un tour che inizia a fine ottobre e finisce a dicembre».

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Pubblicato il 13 Giugno 2025
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