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Nella biblioteca “multilingue” di Ispra: “Sempre più un luogo di socialità”

Una sezione è dedicata ai libri in lingua, rispondendo ad una esigenza dell'utenza straniera che viene a vivere qui. "In trent'anni siamo passati da 3000 a 22mila volumi"

Biblioteca di Ispra

La biblioteca è un luogo di lettura sì, ma soprattutto d’incontro. Lo sa bene Irene Cavazzi che da più di trent’anni è la responsabile della biblioteca di Ispra. (Nella foto Irene Cavazzi a sinistra, con la collega Ivana Foglia).

Parliamo del comune che si affaccia sul Lago Maggiore, conosciuto fuori provincia per la bellezza della sua Passeggiata dell’Amore e per essere la sede del Jcr, il centro di ricerca che rende questo paese lacustre internazionale.

«Abbiamo un nutrito settore di libri di lingua straniera, non potrebbe essere che così», commenta la bibliotecaria che in questi anni è diventata una figura di riferimento, tanto quanto questo luogo pieno di libri. «Abbiamo volumi in francese, spagnolo, tedesco. Ma ultimamente abbiamo anche diversi cittadini provenienti dall’Europa dell’Est che si trasferiscono qui proprio per lavoro».

D’altronde, una biblioteca non può fare altro che rispecchiare il contesto in cui vive: «Il nostro picco di prestiti è d’estate, a luglio in particolare, quando i milanesi tornano qui in villeggiatura».

L’attività della biblioteca continua però tutto l’anno e non solo con il servizio di prestiti, che resta l’attività principale: «Siamo intorno agli 800 prestiti al mese», spiega Cavazzi, sottolineando che Ispra è parte del Servizio Bibliotecario dei Laghi. «Durante la pandemia i numeri sono ovviamente calati (nel 2020 sono stati 468, nel 2021 circa 600), ci sono voluti mesi perché gli utenti tornassero a vivere questo luogo come una abitudine. C’è un dato curioso però, mentre calavano i presiti fisici aumentavano gli accessi alla piattaforma Media Library (Mlol), ovvero la piattaforma dove si può trovare un’ampia selezione dedicata agli ebook, all’editoria, oltre a molti corsi. L’interesse per il mondo dei libri non è mai calato».

Biblioteca di Ispra

Con il ritorno all’apertura delle biblioteche poi si è tornato ad ingranare anche con gli eventi in presenza. Solo lo scorso anno ci sono state diverse presentazione di libri, laboratori per bambini, letture animate e sono ripresi gli incontri dello storico gruppo di lettura, nato più di 15 anni fa. E ancora, il gruppo di patchwork o di ricamo (quest’ultimo parte il 15 febbraio) e per il 2023 ci sono diverse idee pronte per essere messe in pratica, dal ritorno al cineforum in piazza durante l’estate ad altre incontri culturali.

«Ho iniziato a lavorare qui nel 1993 e ho visto cambiare moltissime cose, ma posso dire che questo è sempre più un luogo di incontro e condivisione. Abbiamo una utenza che è per lo più femminile, nella fascia d’età tra i 25 e i 60 anni per  lo più. Ovviamente ci piacerebbe poter coinvolgere maggiormente i giovani, la fascia d’età tra i 14 e i 20 anni che faticano di più a vivere questo luogo. Negli anni è stato sempre così, ma stiamo pensando a delle modalità per poter coinvolgere anche loro, magari integrando anche l’utilizzo dei social network».

Biblioteca di Ispra

La biblioteca si affaccia sulla piazza delle scuole elementari e medie, con le quali c’è una collaborazione costante e continuativa, grazie a laboratori specifici che spesso coinvolgono anche i piccolissimi dell’asilo.

«Il servizio di biblioteca in questi anni è cresciuto tanto, siamo partiti con 3000 libri, oggi siamo a circa 22.000. Un archivio fornito e che cerchiamo di tenere sempre aggiornato, anche grazie ai fondi del Ministero della Cultura». Lo soddisfazione più bella di questi anni? «Il rapporto che in questi anni si è creato con le persone, di qui passa una bella umanità. Non si parla solo di libri, alla fine si parla della vita».

Pubblicato il 31 Gennaio 2023
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