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Un incontro online con lo scrittore Stefano Zecchi per il Giorno del Ricordo

L'incontro, organizzato dall'amministrazione comunale, è in programma per martedì 16 febbraio alle 18

Generica 2020

Martedì 16 febbraio alle 18, in occasione della celebrazione del “Giorno del Ricordo”, il Comune di Sesto Calende organizzerà un incontro on-line con lo scrittore Stefano Zecchi.

Nato nel 1945, Zecchi è anche giornalista e accademico italiano, già professore ordinario di estetica presso l’Università degli Studi di Milano. È stato assessore alla cultura al Comune di Milano dal 2005 al 2006. E’ sempre stato attento alla storia del Confine Orientale e ha scritto una trilogia sulle tragiche vicende del Confine Orientale: “Quando ci batteva forte il cuore” (ambientato a Pola nel 1945, narra quel periodo terribile e ancora poco conosciuto intrecciandolo a una storia intima, delicata, toccante del grande amore tra padre e figlio), “Rose bianche a Fiume” (ambientato a Fiume, narra l’avventura di un uomo  di una donna illuminati da radiose speranze e poi disillusi.

Uno spaccato dei difficili rapporti tra Esuli e Rimasti) e “L’amore nel fuoco della guerra” (ambientato a Zara, racconta la vita e gli amori di Valerio e la sua difesa per una Zara italiana e cosmopolita, offesa e poi dimenticata dalla storia).

«L’amore nel fuoco della guerra chiude una trilogia che mi ha impegnato per dieci anni, mi sono concentrato sul periodo tra la caduta del regime di Mussolini e l’avvento di quello di Tito: un periodo mistificato e non conosciuto. Il primo romanzo è ambientato a Pola, il secondo a Fiume e il terzo a Zara. Non sono uno storico, ma so bene che la storia, per quanto utile per lo studio, è fredda dal punto di vista della comunicazione dei sentimenti. Ho raccolto dunque l’impegno di raccontare quel periodo storico attraverso piccole storie di gente comune inserite in una gigantesca storia drammatica come quella della cessione delle terra italiane dell’Adriatico orientale ai comunisti di Tito.» (Stefano Zecchi – intervista a Il Giornale 22 febbraio 2019).

Questa celebrazione avverrà per la prima volta in streaming prenotandosi – entro le ore 12 di martedì 16 febbraio e sino ad esaurimento degli accessi disponibili – all’indirizzo biblio@comune.sesto-calende.va.it: sarà comunicato quindi il link per la partecipazione.

La presentazione sarà a cura di Marco Fornasir (presidente de Gli AMICI TRIESTINI di Milano), Flavia Aiolfi leggerà alcuni passi di ognuno dei libri, presentati direttamente dall’autore.

Questa testimonianza è il contributo del Comune di Sesto Calende al “Giorno del Ricordo”, per commemorare le vittime delle Foibe e dell’Esodo giuliano-dalmata. Per la prima volta si svolgerà on-line per rispettare i regolamenti anti-Covid-19 attualmente in vigore.

Da molti anni il Comune di Sesto Calende contribuisce a onorare la legge con iniziative finalizzate a far conoscere un periodo di storia per troppo tempo tenuto nascosto ai cittadini italiani e completamente sconosciuto ai giovani. Il 10 febbraio 1947 venne firmato il Trattato di Parigi tra l’Italia e le potenze alleate. Da quel giorno l’Italia dovette cedere, tra l’altro, all’allora Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, quasi tutta l’Istria e le città di Fiume e Zara. Dopo 57 anni di vergognoso silenzio, finalmente nel 2004 venne istituito dal Governo italiano il “Giorno del Ricordo” per commemorare, ogni 10 febbraio, le vittime dei massacri delle foibe e dell’Esodo giuliano-dalmata.

Negli anni passati il Comune di Sesto Calende ha organizzato diverse conferenze: nel 2014 “Esodo e Foibe: 57 anni di silenzi”; l’anno dopo ha avuto luogo il dibattito con Ignazio La Russa e Luciano Violante sulla legge istitutiva del Giorno del Ricordo; nel 2016 invece, nel 70° della strage di Vergarolla, si sono accesi i riflettori sulla strage che nell’agosto del 1946 causò più di 100 morti (la stima più precisa parla di 110/116 morti) e indusse anche i più riottosi ad abbandonare definitivamente le proprie case e a rassegnarsi all’Esodo; nel 2017 è stata la volta di Umberto Smaila, il testimone che non t’aspetti: Smaila è nato a Verona da genitori veri fiumani, orgogliosi di esserlo, che hanno insegnato al loro amato figlio a onorare la città d’origine della famiglia; nel 2018 è stato invitato Alfio Krancic, vignettista de Il Giornale. Il titolo di quella edizione fu Alfio Krancic: dalle sue vignette uno spunto di riflessione sulla tragedia delle Foibe e sull’Esodo. La conferenza è stata arricchita dall’esposizione di 14 vignette di Krancic sul tema, illustrate al pubblico dall’autore; nel 2019 fu la volta di Grazia Del Treppo esule da Canfanaro (Pola – Istria): Una voce femminile racconta l’esodo; infine l’anno scorso fu presentato lo spettacolo teatrale Il sentiero del padre
di Davide Giandrini.

Sesto Calende farà quindi la sua parte anche in questa occasione, nel solco delle parole espresse dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi durante il Giorno del Ricordo 2006: “L’Italia non vuole e non può dimenticare: non perchè ci anima il risentimento, ma perché vogliamo che le tragedie del passato non si ripetano in futuro”.

Pubblicato il 10 Febbraio 2021
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