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Il Premio Chiara apre alla fotografia

Un nuovo premio dedicato al critico-giornalista Riccardo Prina (foto), recentemente scomparso. Premio alla Carriera a Franca Valeri. La traccia per il Chiara Giovani è «Amore mio»

C’è un solo modo per sopravvivere alla morte: cercare bellezza e verità in vita. E per trovarle bisogna rivolgere con passione lo sguardo all’arte, ovvero a ciò che per sua costituzione è lontano dall’ovvio. Riccardo Prina (foto) da studente le ha cercate. Da critico le ha trovate. E infine, da giornalista le ha raccontate per tutto il tempo (troppo poco) che è rimasto in vita. Bene hanno fatto quindi gli organizzatori del Premio Chiara a introdurre nella 23ma edizione della manifestazione letteraria un premio fotografico a lui intitolato. Badate bene, non si tratta di una cosa tra amici, seppur nella giuria del premio ce ne siano molti (è presente anche la moglie Francesca Damiani), ma di una iniziativa rigorosa, vera e bella. Insomma, come l’avrebbe voluta uno che è cresciuto nella bottega del grande Flaminio Gualdoni, docente all’Accademia di Brera e per molti anni responsabile dei musei varesini. Il nuovo premio si chiamerà “Fotografia e parola” ed è rivolto a fotografi professionisti e non, di età compresa tra i 20 e i 35 anni, che dovranno presentare un’opera inedita accompagnata da uno scritto. Il presidente della giura sarà Mauro Gervasini.

Se, dunque, oggi il Premio Chiara è più ricco, più vero e più bello lo si deve a Riccardo Prina che prima di tutti, qualche anno fa, aveva confessato questo desiderio agli amici del premio.
Questa è la vera novità del Chiara 2011. Tutto il resto è vanità. Verrebbe voglia quindi di chiudere qui la cronaca di una conferenza stampa ricchissima di interventi – come lo è sempre, del resto- alcuni inutili ma necessari, perché il potere politico reclama il suo posto in prima fila; altri belli, anche se di mera testimonianza.
Ciò che rimane del Premio Chiara non sono le parole, ma una lunga cavalcata che prosegue da 23 anni grazie allo sforzo organizzativo di Bambi Lazzati, Romano Oldrini e di tutta l’associazione “Amici di Piero Chiara”, che tra l’altro «gode di buona salute», per dirla con le parole del presidente-poeta-medico condotto (Oldrini). Il loro grande merito è di aver riunito sotto il cappello di Piero Chiara e l’ala finanziatrice di Villa Recalcati molti pezzi del territorio: comuni (tra cui Varese, Luino, Azzate, Malnate, Gazzada Schianno), province (Varese e Vco), associazioni, banche (da quest’anno entra come sponsor la Popolare di Milano presieduta da Massimo Ponzellini, mentore dell’onorevole Giancarlo Giorgetti), società a partecipazione pubblica (Prealpi Servizi), scuole e gallerie d’arte (Ghiggini su tutte).
«Amore mio» è la traccia che dovranno seguire gli aspiranti del Chiara Giovani, mentre per conoscere i tre finalisti del premio l’appuntamento è fissato per il primo luglio nella suggestiva cornice dell’eremo di Santa Caterina del Sasso a Reno di Leggiuno. C’è infine un pomeriggio di primavera che non potrà essere dimenticato dai varesini: domenica 8 maggio (alle ore 17) al Teatro Sociale di Luino sarà presente Franca Valeri per ricevere il Premio Chiara alla Carriera.

Pubblicato il 25 Febbraio 2011
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