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Statue di Cera raccontano pagine di tempo e di storia

Al Museo Parisi Valle in mostra trentotto statue dal Museo delle Cere della Postumia accanto a opere di artisti varesini

Dal "Museo delle Cere" della Postumia, erede del Museo delle Cere di Milano, restaurato, integrato e riportato a nuova dignità nel 2004 a Gazoldo degli Ippoliti, giungono a Maccagno trentotto statue per animare un percorso storico e rinnovare la memoria di vicende italiane e di contesto internazionale. Napoleone Bonaparte, simbolo e prologo della modernità, apre la mostra che si delinea con i protagonisti del Risorgimento, Garibaldi, Mazzini, Cavour, Vittorio Emanuele II e, in stretto rapporto, Giuseppe Verdi, Alessandro Manzoni, Ippolito Nievo.
A sottolineare la suggestione, anzi e ancor più a favorirla, campeggiano alle pareti e sulle quinte di scena quattordici grandi opere realizzate da artisti contemporanei. Ogni opera si rapporta ad uno specifico argomento proiettando l’evocazione della Storia e determinando una "atmosfera" priva di narrazione ma fortemente emotiva. 
Un quadro di Giovanna Fra accoglie Napoleone Bonaparte. I leader storici del Risorgimento sono accompagnati dall’opera di Giorgio Vicentini mentre l’ambito intellettuale di Verdi, Manzoni e Nievo è interpretato dalla scrittura dipinta di Grazia Ribaudo. Le prospettive di Vittorio Emanuele II sono sintetizzate dall’opera di Antonio Marchetti Lamera e il mutamento epocale simbolizzato da Vittorio Emanuele III e Ivanoe Bonomi è affidato all’opera di Mario De Leo.
I dieci Presidenti della Repubblica Italiana sono accolti dai quadri di Antonio Pedretti e Enzo Maio, mentre la pittura di Pierantonio Verga diffonde sacralità sulla scena dei cinque Pontefici.
Gli esiti del rapporto Mussolini-Hitler sono rivissuti da Raffaele Penna e il dipinto di Alessandro Savelli campeggia sulle figure del patto di Yalta, Roosevelt, Stalin, Churchill.
Paolo Schiavocampo interpreta nel suo lavoro la dinamica della ripresa europea sancita da De Gaulle e Adenauer e, non lontano, la contrapposizione delle superpotenze espresse da Kruscev e Kennedy si riscontra nella tensione pittorica di Max Marra.
Le ultime scene, la prima dedicata agli alfieri del Comunismo, Lenin, Mao e Castro, la seconda alla conclusione di un’epoca e all’apertura alla contemporaneità, simboleggiata da Gorbaciov, sono interpretate dalle forti suggestioni di Grazia Gabbini e Franco Marrocco.

A cura di Claudio Rizzi e Nanni Rossi, con esauriente catalogo edito da PubliPaolini e Patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Varese, della Provincia di Mantova, la mostra verrà riproposta il 7 maggio 2011 a Sabbioneta, con allestimento nella Galleria di Palazzo Giardino.

Pubblicato il 18 Febbraio 2011
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