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Incontro tra Fondazione Comi Luino e Sindaci: la cura degli anziani è al centro dell’agenda

La struttura ha ieri presentato, all'attenzione degli amministratori e alcune autorità del Distretto Socio-sanitario del borgo, i bilanci, il piano di sviluppo e le criticità riscontrate

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Il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Mons. Comi di Luino, insediatosi il 3 novembre 2022, ha deciso di intraprendere un nuovo modo di concepire la relazione con i Sindaci del territorio, che nominano 4 dei 5 membri del Consiglio stesso, promuovendo un incontro di confronto e condivisione delle proprie scelte di sviluppo.

Unitamente al nuovo direttore della Fondazione, Fausto Turci, il CDA ha così giovedì 30 marzo presentato agli amministratori e ad alcune autorità del Distretto Socio-sanitario di Luino i prossimi passi da qui al 2024. 

«Riteniamo che la Fondazione abbia un importante ruolo di cura per le persone anziane del nostro territorio ed è fondamentale che questo ruolo sia portato avanti con la collaborazione dei Sindaci e con le autorità socio-sanitarie del territorio. Con questo incontro – ha introdotto il presidente del CDA Gianfranco Malagola – desideriamo anche raccogliere le esigenze del territorio e cercare di co-progettare attività di sviluppo che coinvolgeranno il futuro della nostra Fondazione» con un solo obiettivo, quello di continuare a seguire con impegno tutte le linee di indirizzo e controllo previste dallo Statuto.

«In altre parole – ha aggiunto Malagola – questo CDA intende essere una presenza attiva nell’ambito della Fondazione e interagire con le funzioni aziendali e in particolare con la Direzione Generale al fine di perseguire il benessere degli ospiti, dei famigliari e del personale della Fondazione».

Dal suo insediamento, il CDA ha dovuto affrontare diverse sfide: dall’uscita dalla pandemia che ha segnato profondamente ospiti e dipendenti, alle dimissioni di ben 63 operatori in soli due anni, dalle dimissioni del Direttore Generale a quelle del responsabile amministrativo e sanitario.

«E’ stato un momento particolarmente difficile e di grande apprensione – ha spiegato Malagola – . Finalmente però il 1° febbraio il nuovo Direttore Generale, Fausto Turci, ha iniziato il suo mandato. Oggi all’interno della Fondazione si respira un’aria nuova» e la struttura è finalmente pronta a ripartire con ben 14 progetti.

Fra quelli più significativi, sia in quanto apertura verso il territorio, sia per quanto riguarda il benessere di ospiti e famigliari, si trovano l’accreditamento per l’Assistenza Domiciliare Integrata e la revisione della RSA, l’inizio di nuove collaborazioni con l’Ambito territoriale di Luino per la gestione dei fondi PNRR per l’autonomia degli anziani non sufficienti, la partenza di un progetto per una nuova gestione delle relazioni con i famigliari degli ospiti, la creazione di un giardino terapeutico sensoriale per il reparto Alzheimer, la ristrutturazione della casa GE’ (struttura appartenente alla Fondazione attualmente non usata) da dedicare ad appartamenti protetti o co-housing e la partenza di un nuovo progetto sulle cure palliative domiciliari in base alla Riforma della non autosufficienza.

«Il Piano di Sviluppo 2023-2024 è un documento aperto e in continua revisione – ha tenuto a sottolineare il presidente Malagola -, sia per aggiornare lo stato di avanzamento dei progetti in corsa, sia per inserirne di nuovi che ci vengono proposti dal territorio».

Durante l’incontro è inoltre stata presentata la relazione sul bilancio dell’anno 2022, che ha evidenziato un notevole aumento dei costi della produzione, in particolare per quanto riguarda le utenze e il personale. Costi che ancora oggi, soprattutto relazionati all’assunzione di esterni, hanno un impatto significativo sulle attività della nuova Direzione «per questo motivo – ha spiegato il nuovo direttore Turci – l’obiettivo è quello di ‘fidelizzare’ il personale interno, il tutto creando un ambiente sereno e favorevole, per ospiti e dipendenti».

A tal proposito, il nuovo direttore ha tenuto a sottolineare che «dopo aver recepito le indicazioni del CDA e dopo aver raccolto gli elementi utili a valutare la situazione generale, ho prospettato una progettazione basata sulla costruzione di un ambiente sereno sostenuta da 4 colonne portanti che orientano tutto il lavoro sulla centralità dell’ospite. Si tratta dell’organizzazione, dei famigliari, del personale e della struttura. L’obiettivo è anche quello di continuare ad aprirci sempre più verso il territorio, come abbiamo fatto in occasione del progetto “Formalmente” o della Via Crucis».

In ultimo, il direttore ha illustrato il processo di budget e l’utile previsto, pari circa 91.601.09 euro, fiducioso << di poter riuscire a raggiungere tutti gli obiettivi».

Particolare attenzione è poi stata data alla sfera famigliare e ai 3 progetti che la Fondazione ha pensato per loro: «Il ruolo dei familiari e la loro presenza nella vita delle RSA è cambiato profondamente negli ultimi anni e nuove considerazioni su tale ruolo sono emerse durante la pandemia da Covid-19 ove le misure adottate per il contenimento del contagio hanno imposto la chiusura delle RSA con divieto delle visite dei parenti – ha spiegato la consigliera Enrica Nogara -. Questa esclusione ha messo ancora in maggiore evidenza l’importanza del coinvolgimento dei familiari, il loro desiderio di essere presenti e vicini e quello speculare degli anziani che vivono nelle RSA. Nelle RSA è fondamentale riconoscere al familiare il ruolo attivo nell’équipe di cura, accogliendo anche eventuali conflitti, perplessità e suggerimenti da parte del familiare, il tutto per il benessere dell’ospite. Spesso – ha aggiunto Nogara – da parte dei familiari nascono delle incomprensioni sulla cura degli ospiti e queste incomprensioni devono essere portate a conoscenza degli operatori e tutta l’organizzazione ha il compito di incontrare il familiare e informarlo su tutto. La relazione con i familiari va curata in modo appropriato e rispettoso» e la Fondazione si prefigge di farlo creando 3 diverse aree: quella psicologica, quella di organizzazione e servizi, di competenza del Direttore Generale, e quella di accoglienza e relazione, di competenza del CDA. All’interno di quest’ultima, in particolare, verrà promossa l’apertura di uno sportello di accoglienza e ascolto il primo e terzo venerdì del mese dalle 14 alle 17.

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Pubblicato il 31 Marzo 2023
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