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Andata e ritorno

Presso lo Spazio espositivo Galleria Pro Sesto in mostra arte tutta al femminile

Tre stelle nello stesso cielo: è l’impressione che mi è rimasta dopo aver visitato la mostra di tre artiste, donne, che hanno reso vivo lo spazio offerto dalla Pro Loco di Sesto Calende. E sono:
Gladys Colmenares, venezuelana, nata a Caracas, inizia a lavorare e ad effettuare studi e ricerche sul colore dopo un viaggio attraverso l’Europa. Espone in mostre collettive e personali dal 1983. Oggi abita e lavora a Taino. Ed è come una “stella magica”.
I suoi lavori sono sprazzi di una luce che nasce dalla ricchezza di colori netti, puliti, impreziositi con terre, ori, argenti …
Ma, di più, “il gioco magico” di segni, simboli, piccolissimi oggetti, accostati con ricercatezza, quasi a nascondere parole, pensieri, ricordi, sogni …
E, anche se un poco celato, non è difficile (se impari a giocare con l’artista), vedere la luna, il cielo, il fulmine, il movimento, la vibrazione …
Veronica Casagrande nasce in Argentina, a Buenos Aires. Frequenta l’Accademia Nazionale di Belle Arti della capitale argentina “Prilidiano Pueyrredon” e presso Guillermo Cuello, il primo e vero maestro. Nel 2001, con una borsa di studio dell’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires frequenta un corso di specializzazione in Italia, ove rimane, innamorata dei colori, delle forme, dello spirito e si presenta poi all’esterno con una personalità già formata …
E’ una “stella pazza”, che si lancia su ampie superfici di colori, li dosa, li ricompone e li ricongiunge con vaste pennellate “coprenti” e con collages di parole, stimolanti, essenziali.
Sono parole – immagini nate certamente dal “di dentro” di Veronica e poi colate nel colore.
Una continuità parole – immagini e colore – materia che si trasformano in messaggi e si ricompongono in forme fantastiche ma sempre vissute dal “di dentro” con sensibilità di donna, con forza e coraggio di chi ha sempre dentro la sofferenza della propria storia, dei propri traumi, della propria terra lontana.
Daniela Quaglia nasce a Varese, frequenta le scuole superiori in Svizzera Francese e si forma negli studi dei pittori Leo Spaventafilippi e Mariano Pieroni. Dal 1985 partecipa a numerose mostre personali e collettive. E’ una “stella silenziosa”. Molto abile nella tecnica del “ricomporre” la “materia – colore” in sintesi fortemente espressive; ama le ricerche del colore trattenuto, giustapposto, quasi sfumato, con passaggi ben dosati.
E vedi come la mano e il pennello muoversi e lasciare il segno, descrivere il movimento, la profondità, suggerire immagini, paesaggi, stagioni, melodie e forse profumi …
Sensazioni certo viste ma più che altro “sognate dentro”, che fuoriescono con delicatezza e quasi mestizia dalla profondità di storie sofferte ma sempre ricomposte in un colorismo che ti coglie con delicatezza femminile.
“Tre stelle” nello stesso cielo: una piccola “tranche” dell’universo notturno ma di notevole interesse e perché, oltre la bravura della tecnica, e la voglia di parlarci di “loro”, tre donne si confrontano.
Tre caratteri, tre modi di vedere la realtà e di esprimere la loro vita: ma tutte con evidenza sottolineano le sofferenze del passato (e forse del presente) ed il desiderio di ritrovare nel colore delle risposte alle origini dei luoghi, forse della vita vissuta, delle terre lasciate, ed è il Venezuela, ed è l’Argentina, ma è anche l’Italia; forse perché essere donna ed artista in questa società impone di rovesciarsi attraverso il colore (dal di dentro) per proiettarsi nell’informale, nella materia e nel gesto.
“Tre stelle” che brillano di luce diversa, ma che sembrano parlare tra di loro; e parlarci, nell’infinita profondità di un cielo estivo che questa sera mi accompagna.
 

Pubblicato il 17 Luglio 2009
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