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Trasformazioni in vista alla piana di Fondotoce, Legambiente e Italia Nostra in presidio

La società Malù srl ha chiesto che vengano approvate ulteriori modifiche nella zona del Piano Grande per la realizzazione di nuove strutture per il tempo libero

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Presidio di Italia Nostra e Legambiente, domani alle 20,30 sotto palazzo Flaim prima della commissione Urbanistica convocata per le 21, contro la proposta di variante al piano regolatore che, tra l’altro, prevede la riconversione della “Cascina” di Fondo Toce in area attrezzata per la pratica di attività sportive.

“Cascina” per la quale, le associazioni ambientaliste, avevano proposto, lo scorso mese di maggio, di trasformare in un centro visite per promuovere, informare e fornire servizi ai turisti interessati a fare escursioni nel Parco Valgrande. “La proposta – si legge nella nota diffusa da Italia Nostra Vco e dal consiglio regionale dell’associazione – era accompagnata da una richiesta al sindaco e all’assessore delegato perché le associazioni firmatarie potessero essere incontrate per un confronto sui temi oggetto della proposta. Nonostante i solleciti, il Comune di Verbania non ha ritenuto sino ad oggi di concedere alcun incontro e, mentre sin qui non ha preso in considerazione la proposta, risulta invece aver calendarizzato per il giorno 24 prossimo presso la Commissione Urbanistica, l’esame di una proposta presentata dalla società Malù srl nello scorso aprile, che chiede vengano approvate ulteriori varianti nella zona del Piano Grande di Fondotoce per la realizzazione di nuove strutture turistico/ricettive/sportive e per il tempo libero”.

A lanciare l’allarme, nei giorni scorsi, era stato Piero Vallenzasca, presidente di Italia Nostra Vco dalla pagina fb del Consiglio di quartiere Verbania ovest, competente per Fondotoce. Una segnalazione che ha già riscosso molto fermento online. È pendente al Tar Piemonte un ricorso di Italia Nostra contro l’autorizzazione a costruire una pista di Bmx sul terreno del camping Continental al quale si sono opposti sia Malù che il Comune di Verbania. Nel giugno scorso, il Tar ha negato l’effetto sospensivo rimandando tutto al 2021. L’eco delle polemiche sulla pista in costruzione ha già prodotto effetti negativi sull’immagine di Verbania come città “green”: la “bandiera nera” assegnata da Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta.

Pubblicato il 24 Settembre 2020
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