Arrestato a Castelveccana un 39enne ricercato: tradito da un furto nella chiesa del paese
I carabinieri lo hanno trovato in un’area dismessa: era irreperibile da oltre un anno e mezzo. In tasca aveva un coltello e 63 euro in monete, provenienti dal tronetto delle offerte della chiesa di Nasca

Nel pomeriggio di martedì 30 settembre i carabinieri della Stazione di Castelveccana hanno tratto in arresto un cittadino polacco di 39 anni, ricercato da oltre un anno e mezzo perché destinatario di un ordine di carcerazione emesso nel gennaio 2023 dall’Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Varese. L’uomo, condannato a un anno, quattro mesi e quindici giorni di reclusione per minacce e calunnia commesse a Porto Valtravaglia nel dicembre 2016, risultava irreperibile dal momento dell’emissione del provvedimento.
A far scattare il controllo è stata la segnalazione di un cittadino al numero unico di emergenza 112: una persona sospetta si aggirava all’interno di un’area dismessa in via Garibaldi, a Castelveccana. In pochi minuti i militari hanno raggiunto il luogo indicato, identificando il 39enne. Il controllo in banca dati ha confermato la pendenza della condanna e, nel corso della perquisizione personale, i Carabinieri hanno rinvenuto un coltello a serramanico marca “Opinel” e una notevole quantità di monete, per un totale di 63 euro.
Condotto in caserma per la notifica dell’ordine di carcerazione, l’uomo non ha saputo spiegare la provenienza del denaro, alimentando i sospetti dei militari. Le successive verifiche hanno permesso di accertare che le monete provenivano da un furto avvenuto poche ore prima nella chiesa “Maria SS. Immacolata” di Castelveccana, in località Nasca. Nelle vicinanze del luogo di culto era stato infatti rinvenuto un tronetto delle offerte danneggiato e abbandonato sulla pubblica via.
Le immagini della videosorveglianza parrocchiale e le testimonianze di alcuni fedeli hanno consentito di riconoscere il 39enne come il sospetto autore del furto e del danneggiamento.
L’uomo è stato quindi trasferito in carcere per l’espiazione della pena e, contestualmente, denunciato in stato di libertà per furto aggravato, danneggiamento e porto abusivo di arma da taglio. Tutti gli atti sono stati trasmessi all’Autorità giudiziaria di Varese, che valuterà le ulteriori responsabilità penali e l’eventuale adozione di nuove misure cautelari.
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