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Laveno laboratorio di teatro a cielo aperto, i residenti diventano attori

Il Festival, giunto alla sua quarta edizione, anche quest’anno prevede un programma vario e di altissima qualità. Gli spettacoli messi in scena nei luoghi più suggestivi della città

Generico 11 Aug 2025

Celebrare la libertà da chi è libero di interpretarla. Fra chi, per esempio, vuole salutare il più importante dei valori portati dalla democrazia, ottanta anni fa, mettendosi in prima persona a disposizione della cultura e diventando interprete teatrale. Succederà anche questo a Laveno Mombello, teatro a cielo a aperto per la quarta edizione del festival “Lago Incantato“ – edizione 2025.

IL FESTIVAL

Nato nel 2022, con l’organizzazione e la direzione artistica di Teatro del Sole, il Festival porta ogni estate il teatro fuori dagli spazi tradizionali, immergendolo nei luoghi più belli del territorio: ville storiche, chiostri, parchi e piazze diventano scenografie naturali per spettacoli capaci di emozionare e stupire.
L’edizione 2025, in partenariato con il Comune di Laveno Mombello e sostenuta dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto, offrirà un programma ricco e variegato: cinque spettacoli gratuiti di compagnie di rilievo nazionale e internazionale e un appuntamento speciale con il Teatro di Comunità. Ogni spettacolo è stato scelto per il valore artistico, culturale e sociale, con l’obiettivo di coinvolgere un pubblico trasversale – dai bambini ai ragazzi, dalle famiglie agli adulti – in un’esperienza condivisa di arte e bellezza.

Il Festival si apre domenica 24 agosto alle 21.15, nella splendida cornice del Parco di Villa Frua, con Il tenace soldatino di stagno e altre storie della compagnia ferrarese Il Baule Volante, per la regia di Roberto Anglisani. Lo spettacolo, vincitore del Premio Festival Internazionale “Enfantheatre” di Aosta 2006-07 e menzione speciale al Premio Eti–Stregagatto, è una narrazione coinvolgente pensata per grandi e piccoli. Venerdì 29 agosto, alle ore 18.00, il Festival si sposta nel Chiostro di Palazzo Perabò a Cerro, sede del MIDeC, con I musicanti di Brema, portato in scena da Marco Cantori della compagnia Teatroperdavvero, accompagnato dal musicista Diego Gavioli.
Domenica 31 agosto, alle ore 11.00, nel nuovo giardino della sala ragazzi della Biblioteca Comunale (Villa Frua), Teatro del Sole presenterà Una Tana per Tutti, uno spettacolo pensato per i più piccoli.
Domenica 7 settembre, alle ore 21.00, nel Chiostro del MIDeC, andrà in scena Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il Duce, potente spettacolo teatrale prodotto da PEM Habitat Teatrali. In scena Federica Fabiani, Rossana Mola e Rita Pelusio, dirette da Laura Curino, tra le figure più significative del teatro di narrazione italiano, da sempre attenta alle storie di donne, lavoro e impegno civile. Con questo appuntamento, il Festival dà spazio all’80° Anniversario della Liberazione, proponendo una riflessione teatrale sui diritti delle donne, sulla memoria e sulla libertà.
Il Festival si concluderà il 13 settembre alle 17.30 con il consueto appuntamento con il Teatro di Comunità, a cura del Teatro del Sole: All’ombra del ciliegio. Semi di libertà, progetto ispirato all’80° Anniversario della Liberazione. Uno spettacolo itinerante nel parco di Villa Frua, dove “giardinieri della memoria” coltivano simboli di resistenza e rinascita, dando voce alle testimonianze della comunità. A seguire, l’artista Diego Lama proporrà il suo originale lavoro di circo contemporaneo RiCorda.

Sospeso sul filo della memora Teatro di Comunità Cuore pulsante del Festival è il Teatro di Comunità, un progetto che ogni anno raccoglie memorie, voci e storie degli abitanti di Laveno Mombello e del territorio, trasformandole in spettacoli teatrali originali.
Guidati da Teatro del Sole, dal 2022 circa 15/20 cittadini di ogni età si mettono in gioco come narratori e attori, portando sul palco ricordi e tradizioni che appartengono alla comunità.

I RESIDENTI ATTORI

Negli anni passati il progetto ha dato vita agli spettacoli Di rose e anguille (2023) e “Hemingway si è fermato a Cerro” (2024), che hanno condotto il pubblico in percorsi itineranti tra cortili, vicoli e palazzi, intrecciando storie personali e memoria collettiva.
Il nuovo spettacolo dell’edizione 2025 si intitola “All’ombra del ciliegio – Semi di libertà” e andrà in scena in Villa Frua il 13 settembre. A seguire, sempre nella stessa serata, la performance “RiCorda – Sospeso sul filo della memoria” di Diego Lama, per un evento unico che unirà teatro di comunità e circo contemporaneo, dedicato al tema della memoria e della libertà. Sempre legato all’80° dalla liberazione

SCRITTURA AUTOBIAGRAFICA

Da dieci anni Teatro del Sole esplora la sinergia tra scrittura autobiografica, raccolta biografica e pratiche teatrali, per creare un linguaggio vivo e originale.
Questa pratica nasce dalla formazione alla LUA — Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari – che ha ispirato la Compagnia a unire più profondamente teatro, memoria e autobiografia. I direttori artistici di Teatro del Sole, Donata Forlenza e Antonio Rota, sono oggi docenti e direttori artistici presso la LUA, nel corso “Nel Borgo dei Canta-storie”, ideato da Duccio Demetrio e giunto nel 2025 alla sua seconda edizione; un percorso formativo che esplora l’arte del canta- storie, figura che educa la comunità all’ascolto, alla cultura della memoria e alla sua trasmissione tra generazioni, come un traghettatore di memorie collettive.
La relazione tra teatro e scrittura autobiografica è diventata, nel tempo, un segno distintivo della Compagnia, una linfa creativa che alimenta la drammaturgia degli spettacoli, del Teatro di Comunità, i laboratori con i bambini e i ragazzi, la formazione degli adulti, fino ai podcast, ai video.
Per Teatro del Sole ogni storia autobiografica, ogni pratica di memoria, diventa un atto di cura e di bellezza, un’occasione per scoprire la poesia che abita ciascuno di noi e la possibilità di condividerla, trasformandola in arte.

L’EDIZIONE 2024

Pubblicato il 12 Agosto 2025
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