La Natura della provincia di Varese negli scatti di Armando Bottelli
Una mostra con nebbiose atmosfere palustri, illuminate dalla magica luce dell’alba, che ci svelano svassi, cigni, aironi cenerini, ci mostra la vita notturna dei chirotteri delle grotte della Valganna
Non è solo una mostra fotografica quella che Armando Bottelli, fotografo, scrittore e profondo conoscitore della provincia di Varese, ci propone fino al 20 novembre, allo spazio espositivo della ex chiesa di San Giulio, in via San Giulio 198, a Cassano Magnago. L’esposizione si è aperta sabato 12 novembre, con una inaugurazione condotta a quattro mani da Armando Bottelli e Andrea Pelfini, divulgatore scientifico e autore della pagina Facebook “Storie di Natura”, che ha curato l’introduzione alla mostra e l’editing dei testi che accompagnano le foto. Le immagini proposte ci accompagnano in un’esperienza immersiva, fatta di suggestioni, sensazioni ed emozioni, sapientemente incorniciate nei paesaggi della provincia di Varese, a cui l’autore riconosce sempre il giusto tributo, come nell’immagine del “Poeta”, uno degli ultimi pescatori del lago di Varese, ritratto sulla tradizionale imbarcazione a chiglia piatta.
L’occhio sempre discreto della macchina fotografica di Armando Bottelli ci regala nebbiose atmosfere palustri, illuminate dalla magica luce dell’alba, che ci svelano svassi, cigni, aironi cenerini, ci mostra la vita notturna dei chirotteri delle grotte della Valganna (nella foto), l’abbeverata della faina, la timidezza della rana, l’intimità delle damigelle, ci colpisce con la regalità dei rapaci, l’allegria delle cince e molto altro ancora. Una passerella di animali che ben illustrano il grande patrimonio in termini di biodiversità che caratterizza la provincia di Varese e le sue aree umide.
Immagini meravigliose, frutto di una grande conoscenza della tecnica fotografica ma anche dei comportamenti degli animali, scatti che richiedono appostamenti negli orari e nei posti giusti ma spesso scomodi, umidi e freddi, foto a volte anche “rubate”, come racconta lo stesso Bottelli, o regalate da fortunate circostanze, sempre con il rispetto verso la natura come primo caposaldo.
Ma il senso della mostra va oltre. L’autore, infatti, si propone anche di condurci attraverso i corridoi ecologici del territorio varesino, che uniscono il Parco Regionale del Ticino, il Parco regionale del Campo dei Fiori e il Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate. Queste aree, che afferiscono alla ben più grande Riserva della Biosfera Ticino Val Grande Verbano, un parco fluviale tra i più grandi d’Europa, con un territorio di oltre 332.000 ettari, che unisce Piemonte e Lombardia arrivando fino al confine svizzero, hanno il compito importantissimo di garantire continuità tra gli ecosistemi, permettere agli animali di spostarsi e colonizzare aree nuove, consentire che l’incontro di soggetti di diverse popolazioni della stessa specie tuteli la diversità genetica. Ecco che la mostra fotografica diventa anche strumento divulgativo per la tutela e la conservazione dell’ambiente, attraverso l’esaltazione della bellezza che la natura ci regala ogni giorno, di cui troppo spesso non ci accorgiamo. E il lavoro di Armando Bottelli non si ferma e qualcosa già bolle in pentola. Stay tuned.
(a cura di Paola Gulden)
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