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Il monito del sindaco di Germignaga Marco Fazio: “Non andare a fare il bagno alla foce del fiume Tresa”

Nell'estate di due anni fa la morte di una tredicenne affogata: i cartelli non bastano e le autorità avvisano dei pericoli. “Purtroppo vediamo ancora troppo spesso quella zona frequentata, anche da famiglie con bambini"

Generico 13 Jun 2022

Il 15 agosto suona come data sinistra ancora oggi, a distanza di tre anni da quel maledetto sabato sera quando i vigili del fuoco del gruppo sommozzatori di Milano riuscirono a raggiunger eia copro di una tredicenne affogata a Germignaga a pochi metri da riva ma tenuta sotto dalle correnti fortissime che si muovono dove il Tresa si getta nel Maggiore.

Area meravigliosa e affascinante, scelta da molte specie di migratori per nidificare, ma esposta alla furia degli eventi che possono nascondersi sotto il pelo dell’acqua in una giornata dal cielo azzurro, e calda, caldissima, quando la voglia di bagnarsi diventa irresistibile. Per questo il sindaco di Germignaga Marco Fazio ha ricordato i rischi in un post alla vigilia della stagione turistica – sul Verbano di fatto già iniziata, come testimonia la foto postata – , per evitare che si ripetano tragedie come quelle di due anni fa. 

«Nel 2020, l’ultimo tragico episodio, con l’annegamento a ferragosto di una 13enne. Da allora, si è cercato di evitare nuovi drammi, con la posa di cartelli multilingue e con un’azione dissuasiva portata avanti dalla nostra Polizia Locale e, in modo più estemporaneo, da vari componenti dell’amministrazione, che qualora vedano persone alla foce del Tresa si preoccupano di andare a mettere in guardia dai pericoli di quel tratto di lago», scrive il sindaco Fazio.

«Purtroppo vediamo ancora troppo spesso quella zona frequentata, anche da famiglie con bambini. E se, come mi è capitato ieri, dopo aver segnalato a un papà il rischio, si vedono ancora in acqua due bambini, cadono davvero le braccia. Rinnovo l’invito a evitare quell’area e esorto le persone che vedessero situazioni del genere a segnalare il pericolo. Molti non sono di queste zone e non sanno che il lago troppo spesso non perdona».

Pubblicato il 13 Giugno 2022
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