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Frane sulla costa del Lago Maggiore, “servono monitoraggio e interventi”

Niccolò Invidia, deputato del Movimento 5 Stelle, incalza il Ministero delle Infrastrutture: "Anche la rete di contenimento dei massi richiede urgente manutenzione"

Frana di Maccagno, riaperta la Statale 394

Il versante montano sulla costa lombarda del Lago Maggiore è a rischio, servono monitoraggio e interventi puntuali. È questo il senso della interrogazione presentata al Ministero delle Infrastrutture da Niccolò Invidia, Capogruppo in Commissione Lavoro del Movimento 5 Stelle alla Camera.

«In questi ultimi anni si sono registrate diverse frane a ridosso della rete ferroviaria gestita da RFI e che interessa l’alto Varesotto» ricorda Invidia, residente nel paese di Maccagno con Pino e Veddasca e quindi conosce bene la zona. «In particolare, all’altezza della stazione di Pino-Tronzano in direzione Gallarate e nella tratta ferroviaria Maccagno – Luino le frane interessano un tratto di montagna di roccia a falde friabile, con vegetazione irregolare e non curata e che corre, per buona parte, in parallelo con la strada statale 394. Qui, tra l’altro, la rete di contenimento (guarda massi), sembra necessitare di urgente manutenzione. Ma lo stesso scenario si ripete per altre tratte: Luino – Portovaltravaglia – Laveno – Mombello – Sangiano dove sono oltremodo presenti diverse falde acquifere, che portano terriccio e fango, allagando, come già accaduto, la rete ferroviaria»

«Sfortunatamente, le cause che predispongono e determinano questi processi di destabilizzazione sono note e molteplici, complesse e spesso combinate tra loro, ma purtroppo, la gravità delle conseguenze di una frana, dipende solo in parte dalle sue dimensioni: in aree poco popolate il crollo di un intero versante può avvenire senza testimoni – continua Invidia – mentre un piccolo smottamento in una zona urbanizzata può provocare diverse vittime» (l’episodio più grave in zona è avvenuto a Laveno Mombello, con due morti). 

Frana di Maccagno, riaperta la Statale 394
Una frana che ha interessato la ferrovia che da Luino conduce in Svizzera, gestita da Rete Ferroviaria Italiana. Il traffico su questa tratta è prevalentemente merci. I treni passeggeri sono invece gestiti dalle Ferrovie Federali Svizzere

«È un dovere adottare urgenti iniziative volte a garantire la sicurezza dei viaggiatori della rete ferroviaria e della strada statale 394. Ecco perché, ho depositato un’interrogazione per il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile per definire interventi appropriati e tempestivi, per scongiurare possibili incidenti naturali in cui la prevenzione può giocare un ruolo determinante».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 04 Febbraio 2022
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