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Sale la preoccupazione per la mancanza di medici a Vergiate

Una dottoressa è già andata in pensione, mentre almeno un altro lascerà l'ambulatorio entro il 2022. A marzo il bando per trovare nuove figure

medico

A Vergiate cresce la preoccupazione riguardo l’abbandono dell’attività da parte dei medici di base del paese. Dei sei medici operativi alla fine del 2021, una dottoressa ha già terminato l’attività, un altro lascerà l’ambulatorio entro il 2022, ma ci si aspetta ulteriori pensionamenti nel giro di pochi anni. Senza l’arrivo di nuovi medici, solo una parte degli assistiti potrà essere “assorbita” dai dottori ancora in attività, ma tutti gli altri dovranno fare una nuova scelta e rivolgersi a medici in altri comuni.

È in corso il confronto tra Ats Insubria e Comune per arginare il problema, ma non si è ancora giunti a una soluzione definitiva. Il Comune non ha competenza diretta sul tema dei medici di base e, dall’altra parte, Ats Insubria non può obbligare i suoi dottori a recarsi a Vergiate. A marzo sarà aperto il bando per trovare i nuovi medici che copriranno le posizioni rimaste libere dopo i pensionamenti, ma saranno i medici stessi a decidere se parteciparvi.

«C’è molta preoccupazione tra la cittadinanza e all’interno della nostra Amministrazione – commenta il sindaco di Vergiate Daniele Parrino -. Se non si riuscirà a sopperire alla mancanza di medici, diversi assistiti andranno incontro a disagi e a farne le spese saranno soprattutto i cittadini più fragili e anziani».

«Fin da subito – aggiunge il sindaco – siamo stati aperti alla collaborazione con l’Ats per arrivare a una soluzione. Abbiamo messo a disposizione anche gli ambulatori comunali, con spese di affitto e delle utenze più competitive rispetto a quelle di mercato, proprio per rendere Vergiate il più possibile attrattiva per i nuovi medici».

«Speriamo – conclude Parrino – che la situazione si risolva grazie al bando di marzo. Per evitare il ripetersi di emergenze simili sarà però necessaria una programmazione più accurata sul futuro da parte di chi gestisce la sanità territoriale».

Alessandro Guglielmi
aleguglielmi97@gmail.com
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Pubblicato il 01 Febbraio 2022
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