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Tre milioni di euro per sostenere le 71 caserme di Vigili del Fuoco volontari

In Lombardia sono attivi 1775 pompieri volontari, eredi di una lunga tradizione: spesso si autofinanziano per migliorare le dotazioni, ma ora arrivano nuovi fondi grazia ad un accordo tra Regione e Corpo Nazionale Vvf

vigili del fuoco volontari Gallarate

Tre milioni di euro per modernizzare le dotazioni dei distaccamenti di vigili del fuoco volontari: Regione Lombardia ha approvato i criteri per richedere contributi necessari per l’acquisto di mezzi e attrezzature.

I fondi passeranno da una serie di bandi, nell’ambito dell‘accordo triennale che Regione Lombardia ha stipulato nelle scorse settimane con il Ministero dell’Interno e il Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso pubblico, insieme alla Direzione regionale Vvf della Lombardia.

In Lombardia, a oggi, sono operativi circa 1.775 Vigili del Fuoco volontari dislocati in ben 71 distaccamenti dei comandi provinciali.

A volte si tratta di squadre locali storiche, le cui radici all’inizio del Novecento se non all’Ottocento, come nel caso di Madesimo (in Valchiavenna) o di Treviglio, nella Bassa Bergamasca. Caserme locali attivate quando – prima della costituzione del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco – i “civici pompieri” erano appunto civici, costituiti cioè direttamente da città e paesi. Dopo il 1939 – con l’accentramento nel Corpo Nazionale – sono rimasti come distaccamenti locali.

Generica 2020
Una immagine storica dei pompieri di Treviglio: presenza volontaria mai interrottasi, sono ancora attivi oggi

Altre caserme sono più recenti, come nel caso di Inveruno, altre ancora addirittura sono state costituite negli anni Duemila, come Laveno Mombello o Gallarate in provincia di Varese o ancora Garbagnate Milanese. Alcuni gruppi si muovono in affiancamento ai comandi, come rinforzo, altri invece hanno una loro specifica zona da coprire come “prima partenza”: inviano appunto il primo mezzo d’intervento.

Generica 2020
 Una immagine storica dei civici pompieri di Gallarate, nati nel 1874 e poi soppressi. Il distaccamento volontario è rinato nel 2010

Sia i distaccamenti “storici” che quelli più recenti investono spesso di tasca loro, in gran parte, per rinnovare le dotazioni, anche mediante feste dei pompieri o specifiche iniziative di raccolta fondi (come quella per l’autoscala di Laveno).

Certo ci sono anche contributi pubblici, come quelli già erogati da Regione in passato.
Altri arriveranno nei prossimi tre anni: «L’accordo – ha spiegato l’assessore regionale alla ProCiv Pietro Foroni – approvato in Giunta prevede lo stanziamento di 1.000.000 di euro per ogni annualità (2021, 2022 e 2023) a favore delle Onlus, delle Associazioni di promozione sociale (Aps) e delle Organizzazioni di volontariato (Odv) che abbiano tra le finalità statutarie il sostegno ad un distaccamento volontario del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco presente sul territorio regionale». A questo si aggiungeranno, 70.000 euro per la formazione del personale volontario del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, per attivare i corsi (un problema sentito, per consentire l’accesso di nuovi volontari).

Al momento sono 58 le associazioni che hanno fatto richiesta di iscrizione nell’Elenco regionale, a fronte come detto di 71 distaccamenti e 1775 volontari.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 17 Maggio 2021
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