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Un piano da 20 milioni per la tutela e il risanamento dei laghi lombardi

Il finanziamento approvato su proposta dell'assessore all'ambiente Cattaneo. Interessati i territori di Varese, Como, Bergamo, Brescia, Lecco, Mantova, Sondrio e della Città metropolitana di Milano

lago maggiore laveno barche

La Giunta di Regione Lombardia, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, ha approvato i criteri per il finanziamento degli interventi in materia di tutela e risanamento delle acque lacustri. 20 milioni in tre anni (2021-2023) a favore dei laghi e della biodiversità, del recupero delle sponde lacuali e per azioni di disinquinamento delle acque e di acquisto dei battelli spazzini sul territorio lombardo.

Le risorse, a valere sulla l.r. n. 9 del 2020 saranno distribuite in 3 anni: 5 milioni nel 2021, 12,5 milioni nel 2022 e 2,5 milioni nel 2023. E suddivise nei seguenti interventi: 3 milioni su laghi e biodiversità, 15 milioni per recupero sponde lacuali e azioni di disinquinamento delle acque e 2 milioni per i battelli spazzini.

«Questo piano triennale – spiega Raffaele Cattaneo – costituisce una tangibile testimonianza dell’impegno della Regione, e in particolare dell’assessorato all’Ambiente, a contrastare l’inquinamento e a risanare i nostri laghi. Le nostre azioni sono un ulteriore tassello di questo impegno complessivo. Miriamo in particolare a salvaguardare le acque e a risanare gli ambienti lacustri. Ma anche a migliorare la funzionalità ecologica delle sponde e a contrastare la perdita di biodiversità, causata dalla diffusione di specie esotiche invasive. Finanziando l’acquisto dei battelli spazzini, da ultimo, vogliamo rendere più fruibili le aree di interesse pubblico come porti, approdi e darsene, dove la navigazione spesso è ostacolata da alghe o tronchi».

Ai provvedimenti sono interessati Province, Comuni con Autorità di bacino lacuale, Comunità montane, Unione di Comuni e anche Enti gestori delle aree protette delle province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Città metropolitana di Milano, Mantova, Varese e Sondrio.

Le domande di finanziamento dovranno essere presentate, tramite Pec (ambiente_clima@pec.regione. lombardia.it) alla Direzione generale Ambiente e Clima, entro il 30 marzo. Dovranno allegare progetto ed eventuali studi a supporto, indicando le criticità da risolvere e i benefici che si attendono. Lo stesso soggetto beneficiario può fare domanda su più linee di finanziamento.

Il contributo, a fondo perduto, potrà arrivare a coprire fino al 100% delle spese ammissibili. In considerazione della differente rilevanza delle superfici lacustri nei diversi territori, alle province di Brescia, Como e Varese sarà corrisposto un contributo pari ad almeno il 15% dei finanziamenti assegnati. Alla provincia di Lecco risorse pari ad almeno il 10% e alla provincia di Bergamo un contributo di almeno il 5%.

La priorità di finanziamento sarà attribuita a interventi con progettazioni sviluppate almeno a livello definitivo, in particolare a quelli che presentano una maggiore percentuale di cofinanziamento. In subordine a quelli che rispondono a specifiche misure dei Piani di gestione delle aree Natura 2000 o agli interventi previsti dal Prioritized action framework (Paf) regionale. In caso di più progetti che rispondono a tali requisiti, la priorità sarà riconosciuta all’intervento di importo più ridotto, in modo da favorire il finanziamento del maggior numero di progetti possibile.

«Questi interventi – aggiunge Cattaneo – ci consentiranno di migliorare l’ecologia dell’ambiente lacustre ed anche la morfologia e la funzionalità ecologica delle loro sponde. Come pure di creare fasce tampone ed ecosistemi-filtro acquatici e di riqualificare le fasce spondali, rendendo più fruibili le sponde lacustri stesse. In un’ottica complessiva di sostenibilità e di salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità. Ci consentiranno di finanziare anche la gestione sostenibile delle acque meteoriche, sia in ambito urbano che lungo le sponde, nel rispetto dei principi dell’invarianza idraulica ed idrologica. E, infine, di migliorare la qualità delle acque. Risanando l’intero corpo idrico».

Pubblicato il 18 Gennaio 2021
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