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Sepolture in streaming e cremazioni, “così è cambiato il nostro lavoro”

Enrica Campagnolo delle onoranze funebri “La Verbano“ racconta il suo mestiere nei giorni della pandemia

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Un’azienda dal 1974 a conduzione famigliare alle prese con la pandemia e l’ultimo saluto che i cari vogliono destinare a parenti, amici e conoscenti.

Un lavoro che viene svolto dalle Onoranze Funebri “La Verbano”, impresa di via Fortino, sulla strada che da Laveno porta a Cerro, che da mesi come tutti è alle prese con un mondo stravolto da un’emergenza collettiva che si traduce in un diverso approccio col lavoro «cambiato nella quantità, ma soprattutto nelle qualità» spiega Enrica Campagnolo.

«In questo momento purtroppo il valore aggiunto che diamo al servizio va a scemare – pur volendo mantenere un servizio di qualità – poiché spesso si riduce molto alla mera sepoltura o alla semplice cremazione. Prima era diverso».

«Prima» è solo un anno fa, quando il termine pandemia rimaneva una delle tante voci sul dizionario.

«Oggi percepisco il fatto che sia cambiato anche il senso di comunità che gravita attorno al cimitero. Luogo certo non adatto per venir affrontato senza spensieratezza, ma solo pochi mesi fa con maggiore interesse anche rispetto al legame fra le generazioni: i nonni ci davano coi nipoti, per mostrare la tomba del vicino di casa o del parente alla lontana, quasi sconosciuto. Così si ricostruiva una storia recente di una comunità del luogo. Oggi è molto diverso».

In questo momento i funerali si possono celebrare anche in forma pubblica. Ma nei momenti più duri del primo lockdown non era così. E la tecnologia è venuta in soccorso.

«Abbiamo fatto video di sepolture e di cerimonie senza persone al seguito. In molti casi anche delle vere e proprie dirette in streaming, su whatzapp per mostrare ai parenti l’attimo della tumulazione».

Pubblicato il 25 Novembre 2020
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