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Il sindaco: “Vietato accedere alle Fornaci di Caldè, è un’area privata”

Dopo le 58 nuove denunce, il primo cittadino interviene nuovamente spiegando che si tratta di un'area privata

Blitz dei carabinieri alle fornaci

È di ieri la notizia di altre 58 denunce per occupazione abusiva da parte delle forze dell’ordine all’interno dell’area delle Fornaci di Caldè. I militari domenica scorsa sono nuovamente entrati per un controllo e sono usciti con diverse carte d’identità in mano, identificando coloro che si trovavano nello spazio che si affaccia sul Verbano.

Si tratta infatti di un’area privata, molto gettonata durante il periodo estivo, ma nella quale è vietato accedere. Sulla questione è intervenuto anche il sindaco di Castelveccana Luciano Pezza che ha pubblicato una comunicazione sottolineando nuovamente il divieto d’accesso.

“L’Amministrazione Comunale ricorda che l’area denominata “ex fornaci” di Caldè non è pubblica, ma area di proprietà privata, all’interno della quale insistono manufatti fatiscenti ed in alcuni casi pericolosi strutturalmente.

Nel corso delle ultime settimane si sono verificati episodi, citati anche dalla stampa locale, che hanno richiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine per garantire il rispetto del divieto di accesso all’area privata. Lo stato di apparente abbandono e la presenza di alcuni punti di passaggio ricavati, illecitamente, lungo la recinzione, di fatto, non rappresentano un’autorizzazione ad accedervi. Per questi motivi, nei giorni scorsi, la
proprietà ha provveduto a far rinforzare la recinzione ed apporre ulteriori sigilli agli ingressi e cartellonistica di divieto di accesso.

Si invitano quindi cittadini e turisti a non oltrepassare per nessun motivo i limiti della recinzione ad evitare inutili rischi personali e non incorrere in sanzioni che prevedono finanche la contestazione di reato penale.

Caldè, in particolare, presenta aree a lago pubbliche ben delimitate, facilmente accessibili e posizionate in punti panoramici che permettono di godere della bellezza dei luoghi e consentono di accedere alle acque prospicienti, classificate proprio recentemente dall’ATS Insubria “eccellenti”.”

Pubblicato il 27 Giugno 2020
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