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Dal Jrc mascherine e materiale protettivo all’Istituto Sacra famiglia

Tante le iniziative di solidarietà promosse dal centro di ricerca e dai suoi dipendenti a favore delle strutture del territorio

mascherine jrc

Un furgone del Jrc di Ispra è arrivato di fronte alla sede di Varese dell’Istituto Sacra famiglia martedì 14 aprile con un regalo: scatoloni e sacchi pieni di mascherine, camici e tanto altro materiale protettivo per aiutare ospiti e operatori della struttura alle prese con una situazione drammatica.

«Il materiale – raccontano dal Jrc di Ispra – proviene dalle scorte del nostro servizio medico. Alcuni giorni prima avevamo già donato dei dispositivi di protezione all’Ospedale di Circolo di Varese». La decisione di allargare la donazione anche all’Istituto Sacra Famiglia è nata dopo la notizia del contagio di 65 ospiti e 40 operatori all’interno della sede di Cocquio Trevisago.

Nel corso dell’emergenza, il Jrc di Ispra ha portato avanti anche altre iniziative di solidarietà. «All’inizio di ogni anno – spiegano i ricercatori – il nostro comitato culturale chiede ai dipendenti di versare una quota e contribuire così a finanziare le attività del comitato. Di fronte all’emergenza Coronavirus abbiamo deciso invece di donare i fondi raccolti nel 2020 all’Ospedale di Circolo di Varese».

«Anche il semestre finlandese – aggiungono – ha deciso di donare i soldi rimasti sul conto al termine del mandato di presidenza del Consiglio dell’Unione Europea a Asst Sette Laghi». Il Jrc, inoltre, ha donato 50 pc portatili a Tedx Varese per sostenere il suo progetto di solidarietà digitale rivolto agli studenti.

Nonostante l’emergenza Coronavirus, al Jrc il lavoro non si ferma, con molti ricercatori impegnati – ognuno da casa propria – a studiare gli effetti e la diffusione del Covid-19, e aiutare le istituzioni ad affrontare al meglio l’emergenza sanitaria. «Il Jrc di Ispra – raccontano i ricercatori – ha dato un forte contributo alla stesura delle linee guida sull’utilizzo corretto dei test per rilevare il Coronavirus, che la Commissione europea ha emanato il 15 aprile. Si tratta di una guida che da la possibilità agli stati membri di utilizzare nel modo più efficiente gli strumenti per eseguire i test lungo tutte le fasi dell’epidemia».

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Pubblicato il 16 Aprile 2020
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