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Lite M5S e Lega sull’ospedale di Luino

Il Consigliere Fumagalli ha depositato un'interrogazione per avere notizie del tetto, degli infermieri e della vocazione del Confalonieri. Gli replica Monti: "Problemi risolti da tempo"

ospedale di luino

Cosa sarà dell’ospedale di Luino?
Lo ha chiesto con un’interrogazione il Consigliere regionale del M5S Lombardia Marco Fumagalli, che domanda tempi dell’intervento sul tetto per la riapertura del quinto piano, annunciato da tempo e ancora non attuato, ma anche i numeri di infermieri da assumere e iul ruolo che avrà nella riorganizzazione aziendale dei PREST e dei POT e il potenziamento della neuropsichiatria infantile: « In questo periodo – dichiara Fumagalli – sono impegnato a monitorare la situazione di alcune strutture ospedaliere della provincia di Varese. Ho interrogato la Giunta regionale per capire le tempistiche per la realizzazione degli interventi annunciati. Riguardo all’Ospedale di Luino, ad esempio, ci chiediamo quale dotazione minima debba avere per essere qualificato come POT (Presidio Ospedaliero Territoriale), se occorra attivare qualche altro servizio, quale sia la complessiva programmazione della regione per la sanità di questo territorio e se è prevista l’attivazione di un PRESST (Presidio Socio Sanitario Territoriale). Lascia davvero perplessi ritrovare disordinate dichiarazioni e iniziative che fanno ravvisare un taglio estemporaneo anziché una ben definita e più ampia strategia».

La prima risposta arriva a stretto giro dal consigliere Emanuele Monti della Lega: « È evidente che il collega Fumagalli non sa di cosa sta parlando visto il ritardo con cui è intervenuto sul tema. I problemi di cui parla sono già stati risolti da tempo. Regione Lombardia e Asst – spiega Monti – hanno da tempo affrontato la questione in modo concreto. Per quanto riguarda il rifacimento del tetto e la ristrutturazione del quinto piano sono stati stanziati 700.000 euro di fondi regionali e a breve partirà la gara d’appalto per l’aggiudicazione dei lavori. Per la neuropsichiatria, invece, nell’autunno scorso c’erano stati problemi di copertura da parte del personale che, tuttavia, sono già stati risolti da mesi».

Pubblicato il 22 Gennaio 2020
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