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Decolli e atterraggi a Nord-Ovest, proteste per il rumore

Fino al 24 settembre la pista 35R non è utilizzabile, i decolli si svolgono solo dall'altra pista e di notte la stessa rotta è usata per gli atterraggi. L'effetto si fa sentire, fino alla zona del Verbano: "Dagli enti nessuna informazione ufficiale". Venerdì assemblea pubblica

Embraer ERJ-135

I lavori a Malpensa sono a buon punto, pare, e le modifiche alle rotte termineranno tra qualche giorno (ufficialmente il 24). Eppure continuano le proteste per i disagi causati dalle nuove rotte “provvisorie” che toccano in particolare le cittadine e i paesi a Nord-Ovest dello scalo aeroportuale. «Qui non si dorme più, la notte gli aerei ci svegliano in continuazione».

Partiamo dall’inizio: le modifiche nascono dai lavori necessari sulla pista 35R. Normalmente le piste 35L e 35R (il numero indica la direttrice in gradi, 350°, vale a dire verso Nord) sono usate in alternanza. Dalla 35L si decolla virando sinistra, verso Ovest, vale a dire sorvolando Golasecca e Somma Lombardo. Mentre dalla 35R i voli impegnano i sentieri di decollo a Est, che passano sopra Casorate Sempione e Arsago Seprio (e sopra la periferia Nord di Gallarate, Ronchi e Moriggia). Chiusa la 35R, questi paesi si sono goduti qualche settimana di “riposo acustico”, mentre su Somma la situazione è peggiorata.

Su Somma e non solo: anche su Golasecca e Vergiate, ma anche su località – come Sesto Calende e Angera – che di solito poco fanno i conti con il rumore aeroportuale. E questo anche in vitree di una modifica che – almeno nelle intenzioni – era stata pensata per ripartire i disagi, vale a dire gli atterraggi notturni. L’arrivo dei voli nella notte ha suscitato da subito proteste e anche la reazione dei sindaci di Vergiate Maurizio Leorato e di Somma Stefano Bellaria (qui la nota inviata settimana scorsa). Senza grande riscontro da Enac ed Enav, dice oggi Leorato: «La situazione rimane esattamente la stessa, non abbiamo avuto alcuna comunicazione ufficiale. Da quelle che sono le informazioni ufficiose, tutto dovrebbe concludersi come previsto il 24 settembre». Le lamentele dei cittadini riguardano «soprattutto alle 5-6 del mattino».

La cosa è ancora più sentita nei Comuni – fino ad Angera, di solito ben lontana – che non sono abituati ad aver a che fare con gli aerei. Diverso, paradossalmente, il caso di Vergiate. «Lo dico anche con una battuta: Vergiate sta già dando tantissimo» continua il sindaco Leorato. «Abbiamo sempre a che fare con gli elicotteri di Leonardo che ci sorvolano in continuazione: certo portano occupazione, ma è un disagio. Abbiamo Statali e due linee ferroviarie (Milano-Domodossola e Gallarate-Luino, zona Cimbro, ndr), ora anche Malpensa: posso capire modifiche d’emergenza per maltempo, ma questa modifica è troppo pesante. In assenza, poi, di informazioni da parte degli enti ufficiali». Proprio nella giornata di oggi, mercoledì 19 settembre, è arrivata la conferma della conclusione dei lavori alle 6.30 del mattino del 24 settembre, spiega Leorato.

In tutto questo, cade a pennello (forse non casualmente) un incontro organizzato dalla Cooperativa La Proletaria di Sesto Calende, dedicato appunto a “sostenibilità e problematiche ambientali legate allo sviluppo di Malpensa”. Venerdì 21 settembre, dalle 21, interverranno Mariaceleste Brambilla del Comitato salviamo la brughiera e Jimmy Pasin, coordina Leonardo Balzarini.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 19 Settembre 2018
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