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Alptransit, sì a un tavolo permanente di monitoraggio sui lavori

Il sottosegretario Del Basso De Caro favorevole all’istituzione di un organismo di controllo. "Salvaguardare l'opera e includere le comunità locali"

I giorno di AlpTransit

Sì all’istituzione di un tavolo di monitoraggio permanente sui lavori di adeguamento e potenziamento della linea AlpTransit.

Il parere favorevole arriva dal sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e ai Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, al termine dell’incontro promosso dalla segreteria provinciale del Partito Democratico e dai circoli Pd dei Comuni coinvolti dal progetto di alta velocità ferroviaria.

Quello ottenuto lunedì pomeriggio a Laveno è un risultato di particolare importanza, poiché pone al centro dell’attenzione le comunità direttamente interessate ad AlpTransit.

All’appuntamento, oltre al segretario regionale Alessandro Alfieri, al segretario provinciale Samuele Astuti e al deputato Maria Chiara Gadda, hanno partecipato infatti anche diversi amministratori locali, i quali hanno chiesto al sottosegretario Del Basso De Caro di continuare a seguire da vicino il progetto e di essere protagonisti in tutti i passaggi delicati che riguarderanno le loro comunità, soprattutto per quanto riguarda gli interventi sulle intersezioni con la rete viaria, le
opere di compensazione e di mitigazione del rumore, la messa in sicurezza del tracciato e il potenziamento del servizio passeggeri.

 

Così, alla luce della richiesta formulata dai sindaci di Germignaga, Ispra, Laveno Mombello, Leggiuno, Maccagno con Pino e Veddasca, Monvalle, Porto Valtravaglia e Vergiate, il rappresentante del governo ha dato parere favorevole all’istituzione di un tavolo permanente che abbia sede presso la Provincia e che coinvolga – oltre a Villa Recalcati, che si è subito detta disponibile – Ministero delle Infrastrutture, amministrazioni locali, Regione Lombardia ed Rfi.

L’obiettivo del Partito Democratico, impegnato a tutto campo con i suoi sindaci, i suoi rappresentanti in Consiglio regionale e in Parlamento e con i suoi membri di governo, è duplice: da un lato, salvaguardare l’importanza storica di un’opera che permetterà di spostare il traffico merci da gomma a rotaia, con benefici enormi per la sicurezza delle strade – percorse ogni giorno da
decine di migliaia di cittadini – e per la tutela dell’ambiente, una delle ricchezze di questo territorio; dall’altro, evitare che nessuna comunità subisca ripercussioni negative nel corso o al termine della realizzazione del progetto. Per questo è necessario che tutti facciano la loro parte, Regione Lombardia ed Rfi comprese, in modo che siano stanziate tutte le risorse necessarie.

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Pubblicato il 25 Luglio 2017
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