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Ecco i progetti finanziati dai 7 milioni della Fondazione Cariplo

Presentati a Villa Recalcati i 5 progetti che riceveranno i contributi. Giuseppe Guzzetti: «Li abbiamo scelti per la loro emblematicità»

La Fondazione Cariplo ha scelto i cinque progetti sul territorio a cui saranno destinati complessivamente sette milioni di euro. «Sono contento di essere qui e credo che voi abbiate potuto constatare come la nostra scelta sia caduta su progetti che meritano. Il nostro sostegno va all’emblematicità e il merito è di coloro che li hanno presentati» ha detto il presidente Giuseppe Guzzetti, intervenuto a Villa Recalcati per la presentazione della magnifica cinquina.
Si va dal restauro di un palazzo simbolo al rinnovamento degli impianti per la ricerca farmaceutica di base, dalla realizzazione di un polo museale alla costruzione di un centro servizi per la disabilità, fino alla ristrutturazione di un luogo dedicato alla formazione spirituale.

Palazzo Verbania (Luino): intervento complessivo 1.800.000 euro, contributo 1.000.000 – L’idea del Comune è creare un polo di aggregazione culturale valorizzando l’edificio liberty, che risale al 1904, con spazi dedicati allo scrittore Piero Chiara e al poeta Vittorio Sereni, dove saranno trasferiti i loro archivi. Il progetto prevede al piano terra una sala conferenze con caffè e bookshop, al primo piano un caffè letterario con sala espositiva, al secondo archivi e laboratori didattici, al terzo una sala video. Il progetto, illustrato dagli architetti Stefano Introini e Patrizia Buzzi, prevede anche un concorso aperto alle scuole e agli artisti per realizzare lo sfondo, sulla parete che collega i vari piani, ispirato all’opera dei due scrittori.

Insubrias Biopark (Gerenzano): intervento complessivo 2.600.000 euro, contributo 1.300.000 – Il progetto presentato da Angelo Carenzi, presidente della Fondazione dell’istituto insubrico che fa ricerca di base in campo farmaceutico, prevede la realizzazione di un nuovo impianto pilota per la produzione di sostanze naturali da microrganismi. «Il progetto – ha spiegato Carenzi – prevede il cambiamento dell’80% della strumentazione del reparto di fermentazione. La nostra ambizione è individuare un nuovo enzima che risolva il problema della celiachia, ovvero che sia in grado di detossificare il glutine». Inoltre il nuovo impianto sarà messo a disposizione di industrie farmaceutiche e a quelle della filiera agroalimentare per studiare i processi di produzione di nuovi lieviti.

Polo museale del medioevo nel Seprio nell’ex monastero di Cairate. Intervento complessivo 3.800.000 euro, contributo 2.500.000 – Il progetto prevede la realizzazione di un percorso museale multimediale integrato nel chiostro rinascimentale appena restaurati. Il museo avrà quattro sezioni: il monastero delle apparizioni, il museo multimediale del Seprio, il museo delle Archeoscienze, il percorso archeologico e storico artistico (totale 800mila euro). Il secondo lotto, per un totale di 1.500.000 euro, comprende il recupero funzionale dei rustici dell’abbazia per sostenere l’attività del museo. Altrettanti euro saranno destinati al recupero della Chiesa dei Santi Ambrogio e Martino.

La Nuova Brunella (Varese): intervento complessivo di 3.150.000 euro, contributo di 1.200.000 – Il progetto presentato dalla Fondazione Piatti si prefigge la realizzazione di un centro multiservizi
per la disabilità e la famiglia. La nuova Brunella sarà così: al piano terra una unità di offerta sanitaria riabilitativa per minori con autismo e disturbi pervasivi dello sviluppo, al primo piano un’offerta residenziale temporanea e anche per chi ne avesse bisogno una comunità alloggio, al secondo avranno le loro sedi la Fondazione Piatti, Anfass e Asa, al terzo un centro per la famiglia in collaborazione con il consultorio "La Casa", un centro studi e di formazione, al quarto piano sarà realizzata la sede del consultorio familiare accreditato Fondazione istituto "La casa".

Seminario arcivescovile (Venegono Inferiore, foto sopra): intervento complessivo 2.500.000 euro, contributo 1.000.000 – Il seminario di Venegono da 85 anni è considerato il centro di eccellenza per la formazione dei preti della diocesi ambrosiana. Don Roberto Rossi, economo generale dei seminari ambrosiani, l’ha definito «la grande nave bianca» ispirandosi alla foto del seminario scattata dall’alto. L’intervento sull’ala dell’ex liceo di circa 6.000 metri quadri, dopo il rifacimento delle copertura, il restauro delle facciate e la ristrutturazione del piano terra, prevede un secondo lotto di lavori per la riqualificazione del primo e secondo piano, dove c’erano le aule scolastiche e l’enorme camerone adibito a dormitorio, per realizzare nuovi ambienti di vita quotidiana.

Pubblicato il 29 Settembre 2014
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