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Valli del Verbano: puntiamo sui pascoli per evitare il dissesto idrogeologico

Questo il contenuto del Piano di indirizzo forestale recentemente presentato

Prende forma il Piano di Indirizzo Forestale (P.I.F.) della Comunità Montana Valli del Verbano. E’ stato infatti presentato nella recente conferenza di valutazione con Comuni, Regione Lombarda, Provincia di Varese, AS.L., A.R.P.A., ERSAF, Consorzi ed Associazioni di categoria il documento di scooping. L’atto rappresenta la prima fase della valutazione ambientale del Piano e individua una metodologia di analisi e degli indicatori ambientali da tenere in considerazione per valutare l’incidenza sull’ambiente.
Il documento di scooping si inserisce in fasee di determinazione degli obiettivi del P.I.F. per perseguire un elevato livello di protezione dell’ambiente: prevedendo gli effetti di impatto e stimandone le conseguenze delle norme previste dal piano. Tale documento procede parallelamente alla redazione del Piano di indirizzo forestale al fine di costruire uno strumento di pianificazione partecipato e valutato in ogni sua fase di elaborazione, come prevede la normativa vigente.
Il documento proposto da Comunità Montana è stato discusso durante la prima conferenza di valutazione ambientale e valutato positivamente da parte di tutti i soggetti coinvolti. Definiti e condivisi gli obiettivi, il documento è ora uno strumento utile e necessario a valutare le scelte in funzione degli indicatori previsti: aria, acqua, suolo. Un tecnico forestale esterno effettuerà tutte le valutazioni ambientali per misurare gli effetti del Piano di indirizzo Forestale rispetto ai fattori indicati dal documento di scooping.
Oltre alla tutela del patrimonio forestale, due sono gli obiettivi del Piano di indirizzo che si sta definendo. Da un lato prevedere, dove è possibile, delle aree utili alla trasformazione del bosco in pascolo per foraggio. Le zone prative sono infatti altrettanto interessanti, sia sotto il profilo naturalistico per la varietà di specie presenti sia per la possibilità di ricavarvi nutrimento per le capre. Questo è un elemento indispensabile per tutelare la qualità e le proprietà alimentari della Formaggella del Luinese D.o.p. Il disciplinare prevede infatti che il latte provenga unicamente da capre allevate sul territorio e nutrite con foraggio reperita localmente.
Dall’altro lato la gestione forestale verrà pianificata in sinergia con la viabilità agro silvo pastorale (VASP) recentemente adottata da Comunità Montana Valli del Verbano, che sarà definita in modo da ottimizzare l’utilizzo delle infrastrutture forestali in relazione alle possibilità di utilizzo delle superfici boscate, per limitare un eventuale dissesto idrogeologico, progettando modifiche e completamenti ai percorsi tenendo conto, oltre alle necessità di comunicazione, alla salvaguardia del bosco, dalle piante al terreno, dai corsi d’acqua agli animali che lo popolano.
“Il Piano di Indirizzo Forestale, insieme al regolamento per la Viabilità agro-silvo-pastorale,” conclude Silvano Ronzani Assessore all’Agricoltura di Comunità Montana Valli del Verbano “è stato oggetto di rivisitazione in seguito alla fusione delle due ex Comunità Montane, Valli del Luinese e Valcuvia. L’iniziativa ha beneficiato anche del contributo 45.000 da parte di Regione Lombardia per la revisione del documento. La finalità è stata quella di dare uniformità alle normative e creare uno strumento utile per i Comuni e funzionale per cittadini e proprietari. Al fine di valutare l’effettiva presenza e tipologia di bosco, sono stati inoltre effettuati numerosi sopralluoghi e verifiche da parte degli uffici competenti dell’ente. La buona riuscita di questo documento, che a breve sarà operativo, si deve alla collaborazione delle Amministrazioni comunali ed al lavoro dell’Ufficio Agricoltura e Foreste con il supporto dell’Ufficio Tecnico di Comunità Montana.“

Pubblicato il 13 Luglio 2011
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