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Borseggi al mercato, tre pizzicate dalla polizia

Le donne acciuffate dopo diverse segnalazioni di persone derubate, una quarta identificata riesce a scappare

Brave, e pure svelte: con pochi gesti riuscivano a toglier di dosso il portafogli senza farsi scoprire dalle vittime. Ma gli agenti del commissariato di Luino hanno avuto la meglio su quattro persone di nazionalità bulgara. Si tratta di tre donne di 39, 29 e 20 anni, una delle quali incinta, oltre ad una quarta che non è stata fermata ma solo individuata dagli agenti. Il copione è sempre lo stesso: il mercoledì, giorno di mercato, le vie del centro di Luino si riempiono di persone. Stranieri, turisti, residenti: tutti alla ricerca dell’affare. Ed ecco che in questo frangente mercoledì scorso, il 7 luglio, arriva il gruppetto delle bulgare. Di soppiatto si mettevano vicine alle vittime, sempre assorte alla ricerca del prezzo migliore, per poi colpire, lasciando il malcapitato con un palmo di naso al momento di pagare. E le operazioni venivano effettuate sempre in coppia: le donne si controllavano l’una con l’altra e così non si poteva scappare alla richiesta del racket: “tu hai rubato tot, mi devi portare tot”.
Due delle donne fermate avevano avuto già a che fare con la giustizia, per precedenti specifici nel Modenese e hanno fatto lavorare non poco gli agenti per le deposizioni poiché è stato opportuno contattare un interprete.
Le tre donne sono state denunciate a piede libero e trattenute negli uffici della polizia di frontiera per ulteriori accertamenti sino al termine del locale mercato settimanale e per il sequestro delle somme di denaro, diverse centinaia di euro occultate tra il vestiario, di cui non hanno saputo giustificare la provenienza.
Già il mercoledì precedente, il 30 giugno, il personale del settore polizia di frontiera di Luino aveva operato a seguito di segnalazione da parte di alcuni ambulanti del locale mercato settimanale; gli ambulanti avevano fornito una descrizione approssimativa di una donna.
Dopo circa un’ora di osservazione, il personale, frammisto all’ingente flusso di persone, dapprima seguiva una donna corrispondente alla descrizione e successivamente la bloccava nel momento in cui cercava di occultare della merce rubata, gettandola tra alcuni rami di un grosso pino.
La refurtiva veniva restituita ai legittimi proprietari e la donna denunciata per il reato di furto.

Pubblicato il 13 Luglio 2010
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