“Kiara, plana ogni tanto dal Paradiso perché i tuoi genitori, tuo fratello avvertano la tua presenza e trovino un loro equilibrio e perché anche noi possiamo sentirla…”. Ha concluso l’omelìa così don Graziano Galbiati, ex coadiutore a Madonna di Campagna ai funerali di Kiara Alejandra Bottini Choque, la diciassettenne parapendista verbanese annegata nella tarda mattinata di domenica 23 nel canale in regione Siberia a Domodossola.

“Oggi -aveva esordito il sacerdote- anche il cielo piange con noi”. Le avverse condizioni meteo hanno costretto la parrocchia a rinunciare alle esequie all’esterno della chiesa. Dove sono rimasti gran parte dei partecipanti al funerale, in ottemperanza alle norme sul distanziamento sociale. Tuttavia la pioggia ha concesso una tregua per quasi tutta la funzione religiosa.

“Mamma Mariel, in questi giorni -questo un altro passaggio del discorso del sacerdote- mi ha raccontato che sei rimasta impressionata da un servizio televisivo sulla tua Bolivia in cui si vedeva un uomo con la bandiera bianca girare in cerca di aiuto e hai deciso di raccogliere i tuoi risparmi per inviarli al paese di origine. Lo faremo noi per te, i tuoi genitori hanno pregato tutti di non inviare fiori ma opere di bene”. Il passo del Vangelo secondo Matteo “insolito per un funerale, è lo stesso del tuo battesimo, in cui Gesù rivolgendosi agli apostoli disse loro ‘amate i vostri nemici’. Un passo del vangelo che ben ti rappresenta”.

Kiara lascia la mamma Mariel, il papà Massimiliano e il fratello Filippo.