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Il podcast dell’8 febbraio

Storie di Covid, il sostegno all'ospedale di Saronno, la visita a sorpresa a Busto di Roberto Saviano, il debutto di Renato Pozzetto in un ruolo drammatico e la varesinità dei mondiali di Cortina. Questo ed altro nel post di lunedì 8

podcast varesenews

Le notizie dell’8 febbraio, scelte per voi dalla redazione.

“Sosteniamo il nostro ospedale”, l’appello dei medici di famiglia di Saronno

Dopo la lettera inviata a Regione Lombardia da 19 sindaci del saronnese, sono ben 71 i medici di medicina generale e i pediatri che hanno lanciato un appello per la salvaguardia dell’ospedale di Saronno: tra i problemi evidenziati la chiusura di alcuni reparti, la drastica riduzione dei posti letto e la carenza di operatori.

Per far fronte soprattutto alla carenza di personale in terapia intensiva, è allo studio un progetto per valutare il possibile passaggio dell’ospedale di Saronno ad un’altra Asst più vicina rispetto a quella di Busto Arsizio. La proposta è stata presentata venerdì scorso dal presidente della commissione Sanità in Regione Lombardia Emanuele Monti e verrà valutata nelle prossime settimane.

Da medico eroe a paziente grave: la battaglia del dr Cannavò contro il Covid19

Si è ammalato di Covid proprio sul finire del 2020 dopo aver combattuto da marzo al fianco dei pazienti in ospedale.Il medico chirurgo di Cittiglio Massimo Cannavò racconta i momenti difficili con il fiato corto, le notti trascorse a contare i respiri, i segni lasciati sul suo fisico e la rabbia contro chi nega ancora la pericolosità del virus : “ Noi ci rimettiamo la salute. Non è giusto che la gente neghi i nostri rischi”.

Roberto Saviano dai Carabinieri di Busto Arsizio, ospite di un incontro sulle “banche della ‘ndrangheta”

Roberto Saviano ha fatto visita al comando dei Carabinieri di Busto Arsizio guidato dal capitano Annamaria Putortì.
Insieme a lui c’era la presidente della commissione antimafia di Regione Lombardia Monica Forte, il presidente dell’associazione anti-racket Sos Italia Libera Paolo Bocedi e due imprenditori del territorio che hanno denunciato le pressioni ricevute da soggetti vicini alla ‘ndrangheta. L’incontro è servito proprio ad accendere un faro sul pericolo di infiltrazioni nelle aziende in difficoltà a causa della crisi economica causata dalla pandemia. Massimo riserbo sul perchè della presenza dello scrittore napoletano all’incontro ma è facile immaginare che l’autore di Gomorra stia lavorando ad una nuova iniziativa editoriale.

Un ruolo drammatico per Renato Pozzetto: “Ho capito che era la mia parte, Pupi Avati mi ha aiutato” 

Renato Pozzetto protagonista per la prima volta di un ruolo drammatico. Accade nel film “Lei mi parla ancora”, pellicola firmata da Pupi Avati nel quale Pozzetto interpreta Nino Sgarbi, il padre di Vittorio, nel momento in cui perde l’adorata moglie Rina. Su VareseNews l’intervista al popolare attore che spiega: “Il copione mi ha commosso. Quando l’ho letto ho detto ad Avati che ero adatto alla parte. Non era facile ma sul set mi sono trovato a mio agio”

Ada Ossola alla cerimonia d’apertura dei Mondiali di sci: “Tornare in scena è stato bellissimo”

C’era un po’ di Varesotto alla cerimonia di inaugurazione dei Mondiali di sci a Cortina D’Ampezzo. Ada Ossola, la performer  varesina che si esibisce legata alle funi e sospesa in aria o immersa nell’acqua, domenica sera ha partecipato alla cerimonia di apertura della 46 esima edizione dei giochi invernali. L’artista ha danzato sopra  una struttura  realizzata da Renzo Cervini, artigiano del ferro che vive a Castronno. E’ stato lui, 85 anni e una vita trascorsa in laboratorio a forgiare metallo e a disegnare usando contemporaneamente la mano destra e la sinistra, a creare l’icosaedro usato dai ballerini. L’abbondante nevicata ha cambiato i piani della regia ma l’esibizione è riuscita: «La cosa importante è che siamo ripartiti – ha detto Ada Ossola– . Avremmo voluto un “rientro mondiale”, ma è andata diversamente. Non importa: tornare in scena è stato bellissimo».

Riapre il Museo etnografico Castiglioni e racconta “Parole di sabbia”

Dopo la lunga chiusura forzata, nel rispetto alle disposizioni governative anti-Covid, il Museo Castiglioni potrà finalmente riaprire al pubblico: lo farà a partire da mercoledì 10 febbraio. Per permettere anche a chi lavora di potersi recare al Museo, è stato deciso di modificare l’orario estendendolo rispetto al consueto. Le aperture saranno, quindi, il mercoledì, giovedì e venerdì dalle 14 fino alle 20, con chiusura della biglietteria alle 19. Contestualmente alla collezione permanente sarà visitabile, fino al 2 maggio, anche la nuova mostra “Parole di Sabbia”,un interessante percorso che ha come protagonista la storia del grande continente africano raccontata attraverso i libri, e in particolare uno dei più incredibili patrimoni dell’umanità riconosciuti dall’UNESCO nel 1996: le biblioteche di sabbia della Mauritania.

“Riportiamo i cappelli a baita”: l’appello social degli alpini di Saronno

Una bella iniziativa per recuperare i cappelli alpini abbandonati in soffitta o peggio venduti nei mercatini dell’usato. Il gruppo alpini di Saronno ha lanciato un appello sui propri profili social per recuperare e mettere in mostra i cappelli dei “veci” andati “a baita”. Il primo è stato consegnato sabato 6 febbraio dal nipote dell’alpino Giovanni Deola, reduce di Francia, Grecia, Albania e Russia: Lo ha affidato al capogruppo Roberto Falchi e sarà esposto nella sede degli alpini saronnesi

Era questa l’ultima notizia del nostro podcast quotidiano che potete ascoltare sulle piattaforme:

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Pubblicato il 08 Febbraio 2021
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