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Il Tar respinge il ricorso di Legambiente contro le nuove costruzioni sulla collina di San Michele

Il circolo Valcuvia e Valli del Luinese continua la sua battaglia chiedendo al comune la revisione del Pgt per impedire che altre aree vengano edificate con conseguente consumo di suolo

«Il nostro ricorso avverso alla costruzione di nuovi edifici sulla collina San Michele non è stato accolto dal TAR Lombardia. Con il supporto del nostro legale, avvocato Andrea Civati, e dei tecnici che ci hanno assistito valuteremo con attenzione le motivazioni della decisione e verificheremo con loro le iniziative da adottare. La decisione, tuttavia, non cambia assolutamente le ragioni del nostro impegno a difesa del patrimonio naturale e paesaggistico del nostro territorio. In questo impegno noi continuiamo a credere e insieme a noi i tanti concittadini che hanno firmato la petizione e i molti che ci hanno sostenuto anche nelle prime spese legali. Ci abbiamo creduto per più ragioni legate ad una vicenda “antica” e complessa che nel tempo ha visto esprimere pareri discordanti. Ci abbiamo creduto perché il luogo è una parte del territorio comunale particolarmente preziosa per la continuità dello spazio verde tra parchi pubblici che vanno dal lago alla sommità della collina, un luogo di preesistenze storiche rilevanti. Anche in questa occasione il nostro Circolo ha raccolto, come sua consuetudine, le istanze dei cittadini che hanno a cuore questi valori e si è assunto la responsabilità di un gesto forte e “impegnativo”».
Con questa comunicazione il circolo di Legambiente Valcuvia e Valli del Luinese ha reso noto l’esito negativo del proprio ricorso, una battaglia che va avanti da due anni.

Gli ambientalisti non si arrendono e per questo hanno chiesto all’amministrazione comunale la revisione del PGT (Piano di Governo del territorio) al più presto per impedire che altre aree vengano edificate con conseguente consumo di suolo. «Noi non abbiamo timore di esporci verso i decisori politici locali e le istituzioni perché siamo convinti delle buone ragioni di questo impegno. Crediamo che il territorio sia un bene prezioso e che il diritto di proprietà trovi un limite, come dice la Costituzione Italiana, nelle ragioni del superiore interesse pubblico. Sappiamo che la strada per la tutela dell’ambiente non è un percorso agevole soprattutto quando ci si confronta con sfide che mettono in discussione pratiche abitudinarie che sembrano “consolidate” anche se distruttive del nostro patrimonio naturale e storico. Una cosa è certa: noi continueremo ad esserci. Siamo e saremo presenti ovunque ci sia da difendere il nostro territorio con spirito di servizio. Siamo e resteremo a disposizione dei cittadini che credono che la cura dell’ambiente naturale sia parte essenziale della qualità della vita che tutti desideriamo per noi e per le generazioni future. Con questo spirito siamo pronti a nuove iniziative e a collaborare con le istituzioni che condividono i nostri valori».

 

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Pubblicato il 14 Luglio 2021
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