Caldè, la poesia del Lago Maggiore in bianco e nero
la “Portofino del Lago Maggiore” rivive attraverso immagini in bianco e nero di Roberto Crepaldi

Caldè, frazione di Castelveccana affacciata sul Lago Maggiore, rivive attraverso immagini in bianco e nero di Roberto Crepaldi pubblicate nel gruppo Oggi nel Varesetto, che ne esaltano l’anima senza tempo. Le fotografie raccontano scorci che appartengono alla memoria collettiva: il porticciolo silenzioso, le barche ormeggiate, i vicoli stretti che conducono al lago, le case in pietra che custodiscono storie di generazioni.
Il bianco e nero restituisce una dimensione sospesa, fatta di contrasti e sfumature che accentuano la bellezza essenziale del borgo. L’assenza del colore lascia spazio alla luce, alle ombre e ai riflessi dell’acqua, invitando lo sguardo a soffermarsi sui dettagli e a scoprire l’intimità di un luogo caro agli abitanti e ai visitatori.
Caldè, conosciuta come la “Portofino del Lago Maggiore”, si conferma non solo meta turistica estiva, ma anche scrigno di atmosfere suggestive capaci di affascinare in ogni stagione.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.