Un pettazzurro all’Oasi della Bruschera di Angera
A segnalarlo in Palude Bruschera Alvinio Ravasi, angerese appassionato di fotografia e dedito alle osservazioni da diversi anni

Non è un pettirosso che si è cambiato d’abito, ma una specie completamente diversa, seppur della stessa famiglia. Si tratta del pettazzurro, un piccolo uccello passeriforme, caratterizzato proprio da una colorazione azzurra sul petto. A segnalarlo in Palude Bruschera Alvinio Ravasi, angerese appassionato di fotografia e dedito alle osservazioni da diversi anni.
Il 20 agosto scorso la scoperta: un maschio di questa specie ha fatto tappa durante la migrazione, complice il maltempo, e Alvinio è riuscito a immortalarlo. La specie, annoverata nell’allegato I della cosiddetta “Direttiva Uccelli” del 1979, è particolarmente protetta. Nidifica nella tundra e in zone paludose in Europa settentrionale, mentre passa l’inverno in Europa meridionale e in Africa.
“Si tratta della prima osservazione per la Zona Speciale di Conservazione ‘Palude Bruschera’ – afferma Milo Manica, assessore all’ambiente – come conferma Roberto Aletti, esperto del Gruppo Insubrico di Ornitologia, associazione che da anni conduce ricerche in tutta la provincia. Non parliamo solo di una bella presenza dal punto di vista estetico, ma anche da quello conservazionistico. È l’ennesima dimostrazione che preservare luoghi naturali, soprattutto le zone umide, è fondamentale per la tutela di forme di vita rare e fragili.”

Il Comune di Angera è impegnato nella promozione della Palude Bruschera: lo scorso dicembre ha sottoscritto una convenzione con la provincia di Varese, ente gestore dell’area, ha organizzato a maggio il secondo BioBlitz in collaborazione con il Parco Regionale Campo dei Fiori e punta a far conoscere e tutelare il patrimonio di biodiversità presente sul territorio.
Domenica si terrà la firma del Patto della Biodiversità con Legambiente Lombardia, in un evento pubblico che inizierà alle 10.30 presso l’area dello stagno e della tettoia didattica di via Arena.
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