Gli illustratori
di Abramo Vane

Non so se avete mai conosciuto un disegnatore, io, da quando c’è in giro questa storia della Vetrina da leggere, ne incontro parecchi… e mi ricordo il primo, quel Guglielmo Cresta di Gallo che portò in redazione alcune tavole di fumetti e ancora adesso quando le guardo mi rotolo dal ridere, di lui scrissi una paginetta e quel giorno ebbi due intuizioni in un colpo solo… la prima, quella del corto letterario, del racconto cioè contenuto in un foglio, e la seconda che il Cresta di Gallo in questione, con quella faccia e con quei vestiti, lui stesso era un fumetto… e poi ho trovato Renato, e questo qua non voleva mai scrivere il suo nome, non era più giovanissimo ma aveva la faccia da ragazzo, proprio come i personaggi a fumetti che è sempre difficile farli invecchiare, e poi Chiara, taglia 38, le mani in tasca e i pantaloni del babbo, larghi in alto e larghi in basso, e anche lei un fumetto vivente, e poi ancora Franco, già famoso, che camminava a testa bassa con parole che uscivano da quella concentrazione in forma di nuvoletta… e questo solo a vederli, perché quando li conosci un po’, pensi che vengono da un altro mondo, ma forse adesso sono io a scrivere una storia a fumetti, e vedo una serie di personaggi, dall’aspetto bizzarro e dal cuore buono, che invadono la terra per renderla migliore… e i loro sforzi sono notevoli, suonano i campanelli agli editori, o se ne stanno chiusi in casa a sognare, e gli editori non capiscono, e quelli della pubblicità tanto meno, la televisione invita i raccomandati, è tutto un commercio, e sui muri delle città appaiono i soliti messaggi… svendita totale, venite alla festa degli sconti… e la bellezza non esiste, fanno credere che la felicità è in offerta al 75 %, ed è un affare… e se veramente scrivessi una storia del genere mi chiedo già come terminarla, se con la vittoria dei buoni, i disegnatori venuti con le loro matite da un altro pianeta, un po’ scontata, o se rimanere nell’illusione dell’impresa… Boh, se mai capitasse, credo di fare la prima puntata e poi vedere che cosa succede.
Racconto di Abramo Vane (www.ilcavedio.org), da “Un cavedio nella storia”, in occasione del venticinquesimo della Vetrina da leggere di via Cavallotti.
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